
Carabinieri e ambulanza intervenuti sul luogo dell’incidente
Milano, 30 aprile 2019 - Abvrebbe compiuto 60 anni tra una manciata di giorni, il 9 maggio. Ma se n’è andato ieri per un tragico incidente: morto dopo essere scivolato sul tetto che voleva ripulire dalle foglie. La corda dell’imbragatura nella quale si era avvolto per sicurezza gli si è attorcigliata al collo diventando una morsa mortale. Fino a impiccarlo. Anche se la dinamica è ancora da accertare, questa pare essere l’unica possibile.
Si è spento così don Pierluigi Lia, parroco della storica chiesa di San Cristoforo affacciata sul Naviglio Grande, originario di Varese. Milano perde un teologo, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e agli Istituti superiori di Scienze religiose di Milano e di Trento, autore di decine di saggi e appassionato d’arte. Tra le sue opere: «L’estetica teologica di Bernardo di Chiaravalle», «Sguardi al mistero di Cristo», «Il cantico di Chagall». Secondo quanto ricostruito, il sacerdote è salito ieri nel tardo pomeriggio sul tetto dell’edificio di via San Cristoforo 3, di fronte alla chiesa, sede di vari servizi tra cui il centro d’ascolto e una scuola d’italiano per stranieri e dimora dei religiosi. L’uomo si è spinto fino al tetto, salendo sull’ultimo piano di un ponteggio montato per dei lavori sulla facciata, intenzionato a ripulire le grondaie dalle foglie che si erano ammassate in questi giorni di vento. Per sicurezza si era avvolto in un’imbragatura. Ma a un certo punto sarebbe scivolato, restando impigliato tra le corde che lo sostenevano. Una gli si sarebbe attorcigliata attorno al collo, soffocandolo.
«Ho visto il suo corpo penzolare dalla finestra di fronte - racconta il responsabile di uno dei servizi della parrocchia - e ho subito chiamato il 118 (poco dopo le 19.40, ndr). Aveva addosso l’imbragatura e i guanti da lavoro, era chiaro fosse salito là sopra per lavorare, per pulire. È rimasto strangolato dalla corda. Io speravo che non fosse morto, che fosse solo stordito».
Sul posto i vigili del fuoco hanno liberato il corpo, poi i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso di don Pierluigi. Intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile per i rilievi del caso, oltre al comandante della stazione San Cristoforo e al medico legale. I fedeli non si capacitano di questa morte. «Faceva di tutto per la sua chiesa», sussurra un parrocchiano al telefono, in lacrime. La chiesetta romanica è tra i luoghi del cuore dei milanesi ma anche meta di turisti tutti i giorni. Il suo campanile trecentesco un tempo segnava il confine della città, indicava ai pellegrini in arrivo che Milano era vicina.