Parco Adda Nord, voto sul nuovo Piano

Strumento per previsioni di sviluppo, la conferma delle aree naturalistiche e i progetti di mobilità dolce

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di Monica Autunno

Un mese fa il semaforo verde sulla Valutazione ambientale strategica, e ora è il momento dell’adozione: è fissata per venerdì la riunione della Comunità del Parco Adda Nord, ovvero l’assemblea dei comuni che compongono l’ente, che voterà l’adozione del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento. Un appuntamento di enorme importanza, che mette fine a una lunghissima fase di stallo normativo: l’ultimo Ptc del parco, infatti, risale a molti anni fa. Alcune false partenze degli anni scorsi e poi le traversie dell’ente commissariato per quasi due anni avevano fino ad oggi impedito l’aggiornamento dello strumento. Uno strumento di fondamentale importanza, equivalente nella sostanza a quello che è il piano di governo del territorio per un comune: su carta, mappe e planimetrie le previsioni di sviluppo e i perimetri aggiornati, vincoli vecchi e nuovi, la conferma o la modifica delle aree naturalistiche, progetti di attività compatibili, di mobilità dolce e anche di supporto al turismo sostenibile e alla promozione culturale. L’adozione in aula apre l’ultima parte dell’ iter normativo. Una volta adottato il Ptc sarà pubblicato 60 giorni per osservazioni e approvato successivamente. L’ultima parola toccherà alla Regione Lombardia. Risale al 17 gennaio scorso il parere positivo sulla Vas e dunque sulla compatibilità ambientale ed ecologica dello strumento elaborato. L’accoglimento era stato preceduto da alcune conferenze di servizi online ed alla discussione di 34 contributi o richieste di modifica che erano arrivate da enti, privati, comuni e associazioni, relative a temi vari: dalla riclassificazione di aree al restringimento o potenziamento di vincoli e divieti. L’iter per l’adozione del Ptc era stato aperto dal nuovo direttivo del parco presieduto da Francesca Rota, insediatosi dopo il commissariamento, circa tre anni fa. Il primo step era stata una fase di consultazione fra i 37 comuni consorziati. Nel giugno del 2020 era stata avviata la procedura per la Vas, chiusa formalmente nel dicembre del 2021. I contributi e le istanze di modifica erano arrivati da comuni, Ats, Sovrintendenza, associazioni, ma anche operatori privati.

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