Parcheggi interrati, Sala svela: "Al lavoro per un nuovo piano"

Il primo cittadino: Albertini criticato ma ebbe una buona idea e i nostri progetti non potranno essere di 4-5 anniGranelli: i posteggi saranno soprattutto per i residenti, così liberiamo spazio in superficie per ciclabili

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di Giambattista Anastasio

Sembrava essere un capitolo chiuso, quello dei grandi parcheggi sotterranei a Milano. A scrivere la parola fine sembrava fosse stata Ada Lucia De Cesaris, vicesindaco con delega all’Urbanistica nella Giunta guidata dal sindaco Giuliano Pisapia, il predecessore di Giuseppe Sala. Alla De Cesaris toccò trovare l’accordo con più operatori privati perché questi rinunciassero ai progetti previsti nel piano parcheggi varato da Gabriele Albertini, primo cittadino dal 1997 al 2006. Ieri, invece, ecco l’annuncio di Sala: "Con la mia Giunta stiamo pensando di lanciare un nuovo grande piano sui parcheggi sotterranei".

Parole proferite durante una diretta con Milena Gabanelli e la sua Dataroom. Parole che hanno fatto subito pensare ad Albertini e al piano delle sue Giunte, di centrodestra. È lo stesso Sala a precisare: "Il nostro piano non potrà essere come quello del buon Albertini, che magari fu criticato ma ebbe anche una buona idea. Non può essere così nella misura in cui non si possono fare progetti a 4 o 5 anni. Probabilmente oggi chi riesce a consegnarci un progetto per cui in un paio d’anni si realizza un parcheggio, lo aiutiamo in tutti i modi".

Il sindaco sembra farne soprattutto una questione di cantierabilità e risorse. A marcare la differenza tra il piano firmato da Albertini e quello che potrebbe essere firmato da Sala, elezioni e ricandidatura permettendo, è Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità, che, contattato da Il Giorno spiega: "Il piano del’ex sindaco prevedeva grandi parcheggi sotterranei nei quali la maggior parte dei posti era a rotazione, quindi destinato a chi veniva da fuori città, e solo una parte minoritaria era destinata ai residenti. Noi invece vogliamo fare il contrario: riservare la maggior parte dei posteggi ai residenti in modo da togliere stalli e auto dalle strade e liberare spazio in superficie per realizzare piste ciclabili ma anche, dove serve, per allargare i marciapiedi e dare più metri ai pedoni e ai dehors".

L’altra differenza è nella dimensione dei progetti, più ridotta nel caso del piano allo studio della Giunta attuale, e nelle modalità costruttive: "Non solo parcheggi sotterranei ma anche parcheggi in struttura – precisa Granelli –, vale a dire: parcheggi in palazzine, anche meccanizzati come se ne vedono in alcuni Paesi d’Europa". Per ora l’unico parcheggio in costruzione è quello da 200 posti di largo Scalabrin, al Lorenteggio. Ma per il nuovo piano la zona d’azione è quella "tra la Cerchia dei Bastioni e la circonvallazione della 90-91, è qui – spiega ancora l’assessore – che ci sono più criticità nella sosta". Di nuovo Sala e la diretta con Dataroom: "Rivedere Area C è sbagliato – risponde, a domanda, il sindaco – perché incentiveremmo ancora di più la gente a venire in centro. E dove le mettono quelle macchine? Non possiamo continuare con queste semplificazioni".

mail giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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