Il bomber Paolo Franchina, l’ultima partita: “Lascio il calcio giocato ma per il Buccinasco ci sono e ci sarò sempre”

Compagni e tifosi ringraziano il capitano Franchina, bandiera della squadra

Paolo Franchina

Paolo Franchina

Buccinasco (Milano) –  È stato il capitano , il “bomber“, la bandiera della Polisportiva Buccinasco per 35 anni. Paolo Franchina ha disputato domenica la sua ultima partita, decidendo, dopo una lunga carriera sportiva dedicata al calcio, di appendere le scarpette al chiodo. Conosciutissimo in città, Franchina ha fatto la storia della società, partita quasi 40 anni fa con il nome di Manzoni, poi Euromanzoni, Eurobuccinasco e infine Buccinasco, all’interno della Polisportiva, diretta dal padre di Paolo, Enrico, che, proprio per il suo lunghissimo impegno nel mondo del calcio e in mezzo a bambini e ragazzi, è stato premiato con il Castellum, la benemerenza civica cittadina.

«C’ero con il campo in ghiaia e con il sintetico, quando siamo saliti dalla terza in seconda categoria, quando ci siamo salvati ai play out, a Opera quando abbiamo vinto lo spareggio playoff in 7 contro 11 – ha ripercorso la sua storia calcistica Franchina –. Quando abbiamo vinto il primo storico campionato di seconda e quando ci siamo salvati in prima categoria. Ma c’ero anche quando poi siamo retrocessi. Per il Buccinasco io c’ero, ci sono e ci sarò sempre". L’addio al calcio del 43enne Franchina è stato accompagnato dal tifo di centinaia di tifosi accorsi allo stadio di Buccinasco per salutare il fedelissimo capitano.

Non abbandona la Polisportiva, ormai punto di riferimento per tanti bambini e giovani che possono trovare una realtà impegnata nel trasmettere i valori sani dello sport, togliendo tanti ragazzi dalla strada per offrire loro opportunità di aggregazione e crescita. Continuerà il suo impegno all’interno dell’associazione: "Mi spettano nuove sfide qui. Spero di essere all’altezza", ha detto emozionato il numero 9, che ha giocato oltre mille partite, segnando circa 300 gol.

Franchina ha ringraziato i suoi sostenitori, tutta la società, considerata una vera famiglia, i compagni di squadra e quelli che insieme a lui hanno fatto la storia del Buccinasco, affrontando migliaia di partite in tutti i campi della Lombardia. "Spero che un domani – ha concluso Franchina emozionato – tanti dei bambini che hanno assistito alla mia ultima partita possano diventare bandiere del Buccinasco e vivere, come me, grandissime e indimenticabili emozioni".

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