Paolo Casiraghi, disperso dopo l’esplosione di Suviana. I suoi amori: il lavoro e l’Inter

L’uomo, residente in viale Suzzani, tecnico di Abb, era partito lunedì per la centrale idroelettrica Nel quartiere è descritto come "buono e taciturno”.

Milano, 11 aprile 2024 – Di Paolo Casiraghi non si hanno più notizie dopo la terribile esplosione nella centrale idroelettrica Enel di Bargi-Suviana, sull’Appennino bolognese, di martedì pomeriggio. "L’ho visto lunedì per l’ultima volta, poco prima che partisse per il suo viaggio di lavoro verso quella centrale, a bordo dell’auto aziendale: gli ho consegnato la patente nuova, appena arrivata", racconta Giuseppe Cavalera, il custode dello stabile di viale Suzzani nel quartiere Bicocca in cui Casiraghi risiede.

Tecnico specializzato della multinazionale svizzera Abb con sede a Sesto San Giovanni, Casiraghi è nato il 15 aprile del 1965. "Chissà se riuscirà a compiere 59 anni. Lo speriamo tutti, sono ore di angoscia", continua il custode.

A destra, Paolo Casiraghi
A destra, Paolo Casiraghi

L’amico inseparabile

Per lui Paolo Casiraghi è come un fratello, "siamo cresciuti insieme in questo cortile, abbiamo frequentato insieme sia le elementari in via Goffredo da Bussero e sia le medie in via Asturie". Ora ricorda l’ultimo incontro, "la pacca sulla spalla che mi ha dato, poi la stretta di mano. Io avevo scherzato, bonariamente, perché indossava la tuta da lavoro. Lui mi ha lasciato un caffè pagato al bar dicendomi ‘l’importante è che stasera vinca l’Inter’, perché siamo entrambi nerazzurri. E l’Inter ha vinto davvero, lunedì, 2 a 1 contro l’Udinese".

Il giorno dopo, la disgrazia. E l’ultima telefonata tra i due che risale alle 12.25: "L’ho chiamato – racconta il custode – per dirgli che aveva ricevuto della posta importante ma il telefono era staccato. Lui mi ha richiamato dopo. “Grazie, passerò in settimana“. E si è scusato per non aver risposto subito: “Non mi prendeva il cellulare: ero sottoterra a lavorare“".

Stando a quanto emerso, nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, Abb e Voith. "Paolo girava l’Italia per il suo lavoro: Emilia, Trentino, Calabria, Sicilia, andava dappertutto. Amava ciò che faceva", continua Cavalera.

Il messaggio dell’azienda

“Siamo a fianco della famiglia del collega disperso – il messaggio da Abb – Siamo colpiti dall’incidente tragico. Siamo dalla parte delle famiglie di coloro che hanno perso la vita e auguriamo ai feriti la guarigione". Che tipo è, Paolo Casiraghi? "Una persona buona, generosa con tutti. Molto taciturno". Lo descrivono così alla panetteria vicino casa: "Dov’è? Riusciranno a ritrovarlo vivo?", dice la panettiera Silvana Sanna.

"Sono la sua vicina di casa, me lo ricordo fin da quando era bambino. Vorrei tanto poterlo riabbracciare", aggiunge Rachela Banfi. "Un uomo sfortunato. Aveva perso la mamma da piccolo. Più di recente, anche il papà. Noi, questa comunità, siamo la sua famiglia". Anche se un legame affettivo, a quanto pare, c’è, dice chi lo conosce bene. "Ci mettiamo nei panni di questa donna che starà sicuramente soffrendo" e "non smettiamo di credere ci sia una possibilità di riabbracciare Paolo". Qualcuno sta pensando anche di organizzare una preghiera, nella vicina parrocchia, "per lui".

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