La Virgin chiude per una settimana. Allarme varianti, ma ricoveri al minimo

Meno di 100 lombardi in terapia intensiva, il Niguarda conferma l’efficacia dei vaccini anche dopo 3 mesi. Corsa per colmare i ritardi dopo il caso AstraZeneca

Nelle palestre viene osservato uno stringente protocollo per evitare il ritorno del Covid

Nelle palestre viene osservato uno stringente protocollo per evitare il ritorno del Covid

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Milano - Virgin Active da oggi chiude, "in via precauzionale per una settimana", la palestra in Città Studi dove sono stati trovati 12 casi positivi, di cui uno contagiato con la variante Delta. L’obiettivo, spiega l’azienda, è "tutelare la salute di clienti e staff". Una decisione presa in attesa che l’Ats completi l’attività di contact tracing dei frequentatori del club, "resa possibile dalla puntuale registrazione degli accessi che Virgin Active svolge presso le proprie strutture". Sono raddoppiate nell’arco di un mese le infezioni provocate dalla variante Delta del virus SarsCoV2 e focolai sono presenti in almeno sette regioni. Delle 58 sequenze della variante Delta 28 arrivano dal Trentino-Alto Adige (48,3%), 17 dalla Puglia (29,3%), 3 dalla Campania (5.2%), 2 dal Veneto (3.4%) e 1 rispettivamente da Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio (1.7%). Intanto un segnale positivo, anche se "non è ancora il momento di abbassare la guardia", arriva dal fronte degli ospedali.

"Siamo scesi sotto i 100 letti occupati in terapia intensiva, siamo scesi a 92 letti", ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "C’è stata una riduzione dei letti occupati negli ospedali, la situazione sta andando nella direzione giusta". Sono 75 i nuovi casi di Coronavirus registrati nell’arco di 24 ore nella Città metropolitana di Milano, 30 dei quali a Milano città, secondo l’ultimo bollettino della Regione. Nessuna delle province lombarde registra più di 35 casi ogni 100mila abitanti e in tutto sono 5 i decessi. Sul fronte vaccini riprendono oggi, con vaccinazione eterologa, le somministrazioni ai cittadini con meno di 60 anni, vaccinati in prima dose con Astrazeneca in Lombardia: 17.733 cittadini riceveranno il richiamo con un vaccino Pfizer o Moderna ed entro lunedì verranno recuperate tutte le 42.000 somministrazioni sospese tra il 12 e il 16 giugno.

Finora, nonostante l’allarme per le morti sospette, "sono stati infinitesimali i numeri dei lombardi che si sono sottratti alla vaccinazione". Vaccinazioni che ora vengono fatte anche nelle aziende: tra le altre Armani, che da ieri ha aperto il suo “hub“ milanese. Uno studio del Niguarda conferma intanto che i vaccini rimangono efficaci anche tre mesi dopo la seconda dose, nonostante la prevedibile riduzione degli anticorpi. Sono "molto incoraggianti", spiega l’assessore al Welfare Letizia Moratti, gli esiti della sperimentazione dei test molecolari salivari per la diagnosi di positività al Covid partita in alcune scuole di tutte le province della Lombardia lo scorso mese di maggio. A fronte di 3.617 test effettuati, infatti, sono solamente due le positività riscontrate. Proseguono intanto le audizioni al Pirellone sulla riforma socio-sanitaria. Ieri spazio ai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Le categorie dei pensionati spiegano che "non può essere sufficiente un ritocco, ma serve un profondo ripensamento del sistema".  

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