Olimpiadi Milano-Cortina 2026, bonifica finita al PalaItalia: "Pronti per i lavori"

Risanamento Spa: passo avanti verso l’arena olimpica a Santa Giulia. Il Comune: il cantiere partirà tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023

Il rendering della nuova arena olimpica a Santa Giulia

Il rendering della nuova arena olimpica a Santa Giulia

La bonifica dei terreni è finita, l’inizio dei lavori del nuovo PalaItalia a Santa Giulia potrà avvenire subito dopo il rilascio dei titoli edilizi già presentati da Cts Eventim, la società che costruirà e gestirà l’Arena che ospiterà le partite di hockey su ghiaccio maschile delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

Risanamento Spa – la società proprietaria dei terreni a Santa Giulia – ieri ha comunicato che è stato rilasciato il Certificato di avvenuta bonifica relativo al lotto Arena, quello dove sarà costruito il PalaItalia, a seguito del completamento della prima macrofase delle attività di bonifica ambientale dell’area, con il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti e nei tempi stabiliti per la realizzazione dell’arena. Le attività di bonifica proseguono sugli altri lotti secondo il cronoprogramma approvato. Risanamento Spa fa notare che "il completamento nei tempi è un importante passo verso la partenza dei lavori dell’arena olimpica". Il PalaItalia, progettato dall’archistar inglese David Chipperfield, si presenta nei rendering come un anfiteatro classico, ma modernissimo, di forma ellittica e con tre anelli metallici flottanti e luminosi. La capienza è di 16 mila posti (1.500 gli sky box), con un parterre che può prevedere posti in piedi o seduti e quattro tribune per gli eventi sportivi e tre tribune e un lato per il palco per i concerti. L’investimento privato ammonta a 180 milioni di euro.

Dopo le Olimpiadi 2026, oltre che gare di hockey su ghiaccio, l’arena potrà ospitare partite di basket, volley, beach volley, tennis, esibizioni di ginnastica e concerti rock, pop e di musica classica.

Tornando alla conclusione della bonifica dei terreni, Davide Albertini Petroni, amministratore delegato di Milano Santa Giulia Spa, commenta che "con questo risultato si chiude un ulteriore fondamentale passaggio per la realizzazione dell’arena e per il rilancio di un progetto destinato a cambiare completamente il volto di un’area di grandissima importanza per lo sviluppo urbanistico della città di Milano. Ora è possibile iniziare ufficialmente la realizzazione dei lavori di costruzione dell’impianto, destinato a diventare un nuovo luogo iconico per tutta la cittadinanza locale, ma anche in chiave internazionale". L’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, intanto, sottolinea che "è importante aver chiuso questa prima fase nei tempi prestabiliti – commenta –. Questo ci consente di avere margini sufficienti per la realizzazione della nuova arena prevista per le Olimpiadi invernali del 2026, i cui lavori veri e propri partiranno tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, e garantisce di procedere speditamente anche rispetto al piano complessivo di Santa Giulia, uno dei progetti di rigenerazione più estesi d’Europa e con le maggiori ricadute pubbliche, tra cui scuole, servizi e un grande parco, oltre al nuovo Campus del Conservatorio".

Più complicato l’iter relativo alla realizzazione del secondo impianto olimpico in città, la Milano Hockey Arena prevista dove oggi ci sono i resti dell’ex Palasharp a Lampugnano. Sul bando comunale che ha assegnato il progetto a Ticketone-Mca Events, infatti, pendono ancora un paio di ricorsi al Tribunale amministrativo regionale. Intanto, Palazzo Marino, proprietario dell’area, sta chiedendo i documenti propedeutici alla sottoscrizione della convenzione all’operatore privato sopracitato che dovrebbe realizzare la nuova arena olimpica, giustizia amministrativa permettendo.

 

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