
di Marianna Vazzana
MILANO
"Aiutami, devo andare in Etiopia", "devo iscrivere le mie bambine a scuola". E ogni volta l’uomo, pensionato milanese facoltoso di 85 anni, allungava alla donna, etiope di 47 anni residente a Milano e con precedenti per spaccio internazionale di stupefacenti, soldi in contanti o tramite bonifici. L’ultima richiesta è dello scorso 7 settembre: "Mi servono 20mila euro per un centro ricreativo per bimbi, in Africa". Alla quale è seguito un ultimatum con minacce. Le ennesime. E l’anziano, già esasperato dai continui ricatti, non ce l’ha fatta più. Con l’aiuto dei carabinieri ha teso una trappola alla donna che, dopo la consegna del denaro (tutte banconote contrassegnate) è stata arrestata per estorsione, lo scorso 22 ottobre. Così ha avuto fine la relazione tra i due, che era cominciata alla fine del 2017 ed è andata avanti quasi 5 anni. Un rapporto che prevedeva sesso occasionale (entrambi sono sposati con figli; e la famiglia di lei è in Etiopia) e “regali“ elargiti da lui a lei. Secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri del Nucleo operativo Milano-Porta Magenta e coordinate dal VII dipartimento della Procura di Milano, la quarantasettenne è riuscita a ottenere dal pensionato circa 50mila euro.
Tra fine dicembre del 2021 e l’inizio del 2022, per la prima volta la donna avrebbe ottenuto un rifiuto dall’uomo. "Allora dico tutto a tua moglie", la minaccia. Ed effettivamente si è presentata a citofonare a casa. Ma la moglie dell’uomo era già stata messa al corrente della situazione dal marito. L’ottantacinquenne si è quindi rivolto ai carabinieri però senza sporgere denuncia in quell’occasione. Poi gli incontri tra il pensionato e la quarantasettenne sono andati avanti, così come i “pagamenti“. La scorsa primavera la donna è tornata in Etiopia ma ha continuato a pretendere denaro. Così fino a settembre. E l’uomo sborsava senza denunciarla, perché lei aveva minacciato di raccontare "la loro storia" ai figli di lui e di diffondere contenuti a sfondo sessuale sul suo conto. Lo scorso 7 settembre gli ha chiesto 20mila euro. Poi ha mandato mail minacciose e un ultimatum: "Voglio tutto entro 15 giorni". Il 13 ottobre, l’ottantacinquenne esasperato si è deciso a presentare denuncia. E all’incontro fissato con lei in una stazione del metrò c’erano anche i carabinieri, che a distanza hanno osservato lo scambio di denaro. Quando lei ha preso i soldi, è scattato l’arresto per estorsione ed è finita ai domiciliari.