Covid, ospedali da zona bianca a due anni dal paziente 1

Anche i reparti sotto il limite, tra una settimana il passaggio grazie alle rianimazioni. Nei sei mesi prima di Omicron recuperati 500mila esami e 17mila interventi

Migration

Domani la Lombardia arriverà secondo anniversario della notte di Codogno - quel primo tampone positivo che il 20 febbraio 2020 avrebbe marcato l’inizio dell’incubo pandemico - con numeri da zona bianca non solo nelle rianimazioni, ma anche nei reparti non intensivi. Il secondo parametro ospedaliero è rientrato nei ranghi del 15% d’occupazione Covid col bollettino di ieri: 1.523 ricoverati positivi in area medica negli ospedali lombardi, in calo di 126 dal giorno prima e pari al 14,6% dei 10.457 posti a disposizione, sottolinea in un tweet la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti. Ricordando che nelle terapie intensive i 155 pazienti Corona a ieri occupavano l’8,6% dei 1.810 letti di rianimazione in Lombardia: già da una settimana sotto il limite (10%) che tra sette giorni varrebbe anche da solo l’uscita della regione dalla zona gialla, a partire da lunedì 28 febbraio.

Al monitoraggio di ieri della cabina di regìa Istituto superiore di sanità-Ministero della Salute, la Lombardia figurava ancora con l’area medica occupata al 15,8%, perché è stato considerato il numero di giovedì; comunque il secondo tasso d’occupazione più basso in Italia (dopo quello del Veneto), a fronte di una media nazionale del 22,2%. Anche le terapie intensive (giovedì impegnate all’8,7%) erano sotto la media italiana (10,4%), e per incidenza la Lombardia, di nuovo, era seconda in Italia (dietro la Val d’Aosta), con 408,2 nuovi contagi ogni centomila abitanti nell’ultima settimana (la media nazionale era 672). Meno di metà rispetto a quanti ne registrasse quindici giorni fa. "L’incidenza scende rapidamente, l’Rt regionale è a 0,62 - aggiunge Moratti -. Un quadro che colloca saldamente la Lombardia in zona bianca", quantomeno dal punto di vista dei numeri.

E che al netto delle restrizioni - quasi nulla cambia tra zona gialla e bianca per la popolazione vaccinata, che rappresenta il 90% degli over 5 in Lombardia - ha un significato immediato soprattutto sul fronte degli ospedali, che stanno tornando a curare le malattie diverse dal Covid a ritmi pre-pandemia e possono ricominciare a recuperare visite, esami e interventi non urgenti saltati o rinviati durante la quarta ondata.

Com’era stato fatto nell’ultimo semestre del 2021, durante la lunga tregua concessa dall’estate e dallo scudo delle vaccinazioni prima che la supercontagiosa variante Omicron sparigliasse i numeri (più delle infezioni che dei ricoveri) sotto Natale: tra luglio e dicembre, si apprende dall’assessorato regionale al Welfare, sono stati recuperati 17 mila interventi riprogrammati durante le ondate precedenti, di cui quattromila di ortopedia, e almeno 447.559 prestazioni di specialistica ambulatoriale (ma il totale potrebbe avvicinarsi a 500 mila includendo un’ultima tranche di dicembre ancora da reindicontare), di cui il 39% (174.261) di radiologia diagnostica e un altro 19,8% (88.766) di cardiologia.

Giulia Bonezzi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro