"Onorato di dirigere per Sattei e Colla Zio È tornato il clima di festa"

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di Marianna Vazzana

"Anche quest’anno dirigo l’orchestra, per due progetti pazzeschi. Strepitosa Mara Sattei e grandissima energia con i Colla Zio". Al post su Instagram scritto dopo la prima serata del Festival, gli artisti hanno risposto "Super Maestro" (Mara Sattei) e "Maestro, che onore" (i Colla Zio). Affetto e stima per Carmelo Patti, trentasettenne di Quarto Oggiaro che è al suo quinto Sanremo. Ha frequentato il Conservatorio Verdi di Milano e quello di Novara diplomandosi in violino, viola, composizione e jazz; in più ha una laurea in Tecnologie musicali conseguita alla Statale. Sul curriculum, le collaborazioni per la produzione di colonne sonore per serie Netflix e Rai e per film, oltre alla direzione d’orchestra per registrazioni in studio tra cui quella per il musical “Casanova“ di Red Canzian.

Com’è l’atmosfera all’Ariston?

"Molto bella. Questo festival segna la vera ripartenza dopo il Covid: basta tamponi e mascherine, anche per noi addetti ai lavori. E pure fuori dall’Ariston è tornata l’atmosfera pre pandemia con il palco in piazza, gli eventi, l’hub di Casa Sanremo. Respiro di nuovo un clima di festa".

Un suo giudizio su Sattei e Colla Zio?

"Straordinari. Sattei è una grande professionista, elegante anche nel modo di cantare. I Colla Zio portano sul palco una grandissima energia. Sono contento di seguire questi due progetti molto diversi tra loro: da una parte una ballad intima, con un testo profondo, che racconta la storia di un amore tossico (“Duemilaminuti“, nrd), dall’altra un ritmo tutto diverso di giovanissimi artisti rap (che cantano “Non mi va“, ndr). Ma attenzione al testo: anche questo non è banale".

Quali altri artisti ha diretto in 5 anni di Festival?

"Tanti, tra cui Mahmood e Blanco lo scorso anno (quando hanno conquistato la vittoria con “Brividi“, ndr)" Francesco Renga, Madame, La Rappresentante di Lista, Aka7even, Sangiovanni. Domani (oggi per chi legge, ndr) dirigerò l’orchestra per la cover di Mengoni".

A Quarto Oggiaro è trattato come una celebrità?

"Da poco mi sono trasferito a Lainate perché sognavo una casa più grande e un ritmo più “da provincia“. Però torno spesso nel quartiere a trovare i miei genitori. La gente mi fa i complimenti quando mi incontra al bar o per strada: per tanti sono motivo di orgoglio, per loro vedermi a Sanremo è un segno tangibile di riscatto di una periferia difficile, che ancora purtroppo ha una brutta fama. Invito a conoscerla".

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