Omicidio la Rosa, la mamma ci ripensa: "Io non ho ucciso"

Dopo le condanne all’ergastolo, Antonietta Biancaniello 'molla' il figlio Raffaele e giura di essere estranea all’omicidio

Antonietta Biancaniello in Tribunale

Antonietta Biancaniello in Tribunale

Milano, 10 novembre 2019 - Si salvi chi può, mamma deve pensare a sé stessa. Antonietta Biancaniello, 60 anni, condannata all’ergastolo insieme al figlio Raffaele Rullo per l’omicidio dell’ex calciatore 35enne Andrea La Rosa, “molla” il rampollo al suo destino. «Mi devi solo scusare, figlia, io l’ho protetto fino all’ultimo ma non ce l’ho fatta», già si era lasciata andare con la figlia Sara in un colloquio in carcere. Ma con i giudici aveva tenuto duro fino alla fine: «Sono colpevole al cento per cento, ho ucciso La Rosa, mio figlio non c’entra niente, non era con me quella sera».

Ora però la donna cambia versione e abbandona Raffaele alla sua sorte di assassino (parole sue): «Io non c’entro niente con l’omicidio», giura. Davanti ai giudici, aveva provato a tenerlo fuori: «Stavo portando fuori il cane, mi si avvicina La Rosa e mi dice “so dove abitano i tuoi nipoti“, aveva qualcosa in mano, non ho capito cosa fosse, un’arma, un coltello non so (era un cellulare, ndr.) e mi ha detto: voi donne siete tutte uguali, siete tutte puttane... e quelle cose lì, il resto (rivolta alla giuria, ndr.) non lo posso dire». Così, nella sua prima versione, Antonietta avrebbe stordito quel poveretto con i sonniferi sciolti in una bibita, l’avrebbe portato in cantina, gli avrebbe tagliato la gola con un coltello e l’avrebbe infilato in un bidone buttandogli addosso dell’acido. Tutto da sola. Non che la Corte d’assise le avesse davvero creduto, ma il risultato era stato un verdetto di carcere a vita per entrambi - lei e il figlio - condanna che a questo punto, evidentemente, Biancaniello non intende più condividere.

E così passa addirittura ad accusare Raffaele. Nei motivi d’appello, il nuovo legale di Antonietta, Chiara Parisi, sostiene come «non vi sia il minimo apporto causale da parte della donna nell’ideazione e nella programmazione del delitto»; come la stessa «sia rimasta all’oscuro fino all’ultimo del piano criminoso perpetrato ai danni di Andrea La Rosa e programmato nei minimi dettagli dall’autore materiale del reato, ovvero dal Rullo». In questa nuova versione, Biancaniello si sarebbe limitata ad intervenire solo a cose fatte per aiutare il figlio a sbarazzarsi del cadavere. Chissà se i giudici d’appello crederanno a questa auto-assoluzione. La Rosa, amico di Rullo, venne ucciso (per la Corte, da entrambi) nel novembre di due anni fa, in modo da potergli portare via del denaro, alcune migliaia di euro che il poveretto aveva messo insieme in vista di un affare da concludere con Raffaele.

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