Milano, 16 dicembre 2023 – Per l'omicidio della madre di 73 anni Fiorenza Rancilio, il figlio Guido Pozzolini Gobbi Rancilio deve stare in carcere. È quanto ha deciso il gip di Milano Giulio Fanales, convalidando il fermo e disponendo la misura cautelare nei confronti del 35enne.
Al momento l'uomo si trova ricoverato al Policlinico di Milano, dove è stato portato mercoledì scorso dopo la scoperta del cadavere nella loro abitazione in centro a Milano, per via dello stato confusionale in cui si trovava a causa dell'assunzione di psicofarmaci.
Il gip: “Non governa gli impulsi”
Disponendo il carcere per Guido Pozzolini, accusato dell'omicidio volontario della madre Fiorenza colpita con un un peso da palestra,nella sua abitazione in via Crocefisso a Milano, il gip Giulio Fanales osserva che il 35enne, “in palesi condizioni d'instabilità psicologica ed assuntore di psicofarmaci, almeno saltuariamente in dosi eccessive, appare persona del tutto incapace di governare i propri impulsi, a prescindere dal deleterio esito del loro libero sfogo”.
Il gip: "Pericolo di fuga”
Secondo il giudice milanese, inoltre, sussiste il pericolo di fuga, in quanto l'uomo è residente in Svizzera, dispone "delle finanze utili al proprio mantenimento prolungato in territorio estero” e al momento è “in precarie condizioni sul piano psicologico”.
Il gip: “Non ancora acclarata incapacità”
In un altro passaggio dell'ordinanza di convalida del fermo, il gip sottolinea che "allo stato non è dato evincere a carico dell'indagato una patologia psichica sufficientemente specifica tale da comprometterne, globalmente o anche solo parzialmente, le capacità”. Tuttavia, osserva il giudice, “non può non sottolinearsi come la tutela del bene supremo della vita appartenga all'essere umano nelle sue forme primordiali” ad eccezione però “di colui che sia affetto da forme psicotiche” tanto gravi “da comprometterne per
In silenzio davanti al gip
All'interrogatorio di questa mattina, Guido Pozzolini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane è accusato di aver ucciso la madre, colpendola con mentre si trovavano nel loro appartamento in via Crocefisso a Milano.
L’interrogatorio si è svolto all'ospedale Policlinico, dove il 35enne è stato ricoverato subito dopo la scoperta del cadavere della donna da parte degli investigatori, per via dello stato confusionale nel quale si trovava a causa di ansiolitici e antidepressivi. A quanto si è saputo, l'uomo è stato in grado di comprendere gli avvisi e, su consiglio del suo avvocato Francesco Isolabella, ha deciso di avvalersi.
Pm chiede convalida del fermo
Il pm Ilaria Perinu aveva chiesto per lui la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere. Nella richiesta, si faceva riferimento a tre diversi ricoveri per problemi di salute mentali, il primo nel 2014, poi nel 2021 e l'ultimo dal 14 gennaio al 21 marzo 2023 e da allora l'indagato sarebbe in cura in una comunità riabilitativa.
Il movente
Il movente, "con elevata probabilità razionale, è da individuare – aveva la pm Perinu - nei rapporti esistenti tra madre e figlio, rovinati dalla patologia sofferta dall'indagato", il quale era in casa quando la madre è stata trovata senza vita nel salotto. Il 35enne si è limitato a farfugliare cose senza senso, riferiscono i testimoni, mentre il medico che ha constatato il decesso tentava di stabilire un contatto "tuttavia mi rispondeva solo dicendo 'viva la libertà'" si legge nel provvedimento. Sul comodino sono stati trovati diversi farmaci e per l'uomo è subito scattato il trasferimento in una struttura ospedaliera.