Oltre 17mila lombardi sono stati vaccinati: in due giorni di campagna un quinto delle dosi

Ieri altre 7.800 iniezioni-scudo, partite anche a Bergamo. Scuola: quasi tremila quarantenati tra Milano e Lodi durante le vacanze

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di Giulia Bonezzi

Ieri altri 7.800 lombardi hanno ricevuto la prima dose di vaccino dal Sars-CoV-2, e dunque in due giorni, da quando la campagna vera è cominciata nei tempi annunciati, il totale delle somministrazioni - "oltre 17.100" - è salito dal 3 al 21,2 per cento (oltre un quinto) del primo carico da 80.595 dosi arrivato il 30 dicembre in Lombardia. L’ha fatto sapere intorno alle 20 la Regione, aggiungendo che "i referenti delle varie aziende stanno completando, come avviene quotidianamente, la trasmissione alle autorità nazionali dei dati", il che spiega il totale di 11.302 che campeggiava ancora sul compulsatissimo contatore ministeriale (aggiornato alle 17.45). Dove, del resto, risultavano inviate in Lombardia le solite 80.595 dosi di Pfizer-BioNTech, mentre a quanto risulta al Giorno ieri diversi ospedali hanno iniziato a ricevere la seconda consegna che doveva arrivare lunedì (da programma, 76 “pizze” per un totale di 88.920 vaccini).

Il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei 65 hub vaccinali e uno dei 14 che avevano somministrato una cinquantina di dosi nel simbolico V-Day, con la campagna vera è partito ieri, iniettando lo Pfizer (il cui nome commerciale è Comirnaty) a 150 operatori, e prevede d’arrivare, a regime, a 230 al giorno, dal lunedì al sabato. Del resto, ragiona un addetto ai lavori, in questa prima fase in cui il vaccino è destinato al mondo della sanità e alle Rsa, il conto sensato, più che giorno per giorno, andrebbe fatto a settimane: tre per somministrare la prima dose e altre tre per la seconda. Ad esempio nel territorio dell’Ats Metropolitana, dove la Regione ha contato 109.811 aventi diritto alle prime vaccinazioni (102.418 nel Milanese e 7.393 nel Lodigiano), per coprirne tra il 70 e l’80%, considerando anche un margine del 10% di persone costrette a rinviare l’iniezione (ad esempio per qualche linea di febbre), l’obiettivo potrà dirsi centrato se saranno stati somministrati tra 69 mila e 79 mila vaccini entro il 24 gennaio, e altrettante entro metà febbraio.

Intanto domani riaprono le elementari e medie, mentre le famiglie s’arrovellano sulla riapertura effettiva delle superiori da lunedì. L’Ats durante le vacanze non ha interrotto il monitoraggio dei casi riconducibili alla scuola, anche se con le aule chiuse i numeri si sono assottigliati: a quanto Il Giorno apprende, tra il Milanese e il Lodigiano, nelle due settimane tra il 21 dicembre e il 3 gennaio sono stati scoperti 333 nuovi positivi “scolastici“, di cui 197 sono alunni e 132 (di cui 84 studenti) nell’ultima settimana; e sono state messe in isolamento 2.982 persone, di cui 2.854 studenti e solo 788 (di cui 767 alunni) nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio. Il totale dei positivi “scolastici“ scoperti da inizio settembre tra Milano e Lodi è così arrivato a 10.394 (7.171 studenti e 3.223 lavoratori), quello dei quarantenati a 99.428 (95.692 studenti e 3.736 operatori).

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