Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Fontana: "Preoccupazioni superate, non ci saranno ritardi"

Il governatore della Lombardia annuncia che nella prossima riunione sarà pronto un cronoprogramma. E il ministro delle Infrastrutture Salvini pensa a coinvolgere il Piemonte

Milano, 16 gennaio 2023 - Il conto alla rovescia è ormai partito: mancano tre anni, 1116 giorni per l’esattezza, alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Un tempo apparentemente lungo ma che, si sa, poi passa velocemente. Oggi, a Milano, si è tenuta 'la cabina di regia per le infrastrutture'. L'incontro, convocato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, ha visto al presenza dei ministeri dell'Ambiente e della Cultura rappresentati dal viceministro Vannia Gava e dal sottosegretario Lucia Bergonzoni. Presenti anche i presidenti Attilio Fontana, Maurizio Fugatti e Luca Zaia. In collegamento il ministro Andrea Abodi. 

Salvini: "Corriamo, ma stiamo recuperando tempo perso"

Per le Olimpiadi 2026 "stiamo cercando di correre come i matti: contiamo di recuperare il tempo perduto. Si sono persi 886 giorni, adesso dobbiamo correre". Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, prima della cabina di regia che si è tenuta nel pomeriggio.  "Quando sono arrivato al ministero - ha detto - ho trovato contratti con consegna successivi al 2026 e noi stiamo chiedendo alle imprese se sono in grado di anticipare la consegna dei lavori e quanto costa in più", ha spiegato. Tra i dossier ancora aperti c'è quello per l'impianto dedicato al pattinaggio di velocità. C'è l'opzione di realizzarlo in Veneto ma, come ha evidenziato Salvini, esiste anche un "piano B" e cioè utilizzare la struttura già esistente messa a punto a Torino per i Giochi del 2006. Una scelta allargherebbe i Giochi anche al Piemonte, con un nuovo ingresso in Fondazione: "Ho incontrato il governatore Cirio e il sindaco di Torino Lo Russo che mi hanno detto di essere a disposizione. Avere un piano B è fondamentale, oggi lo porterò al tavolo" perché "senza il pattinaggio le Olimpiadi non si fanno". L'obiettivo, ha sottolineato, "è evitare il disastro di tante opere italiane che rimangono un deserto una volta spente le telecamere". Capitolo a parte gli sponsor, dove anche serve "recuperare il terreno perduto. Qualcuno - ha attaccato Salvini - ha sottovalutato l'importanza di questa macchina o non voleva usarla". Ora, tuttavia, "mi risulta che alcuni sponsor stiano entrando con cifre onerose: conto che la raccolta non sia un problema. Quello su cui dormo poco sono le infrastrutture: devono esserci le condizioni per rispettare i tempi", ha chiosato il ministro.

Poi, al termine della riunione nella sede della Regione Lombardia, ha fatto sapere che è "stata una riunione molto positiva, concreta e operativa; ci siamo dati appuntamento una volta al mese. E la prossima volta saremo ospiti del governatore Zaia a Venezia il 27 febbraio. "Da qui al 27 febbraio - ha spiegato Salvini - ogni opera connessa alle Olimpiadi dovrà avere tempi, costi ed eventuali problemi". Durante la riunione, poi, "è stato confermato che si stanno recuperando ritardi e tempi persi su cui non entro nel merito perché non mi interessa polemizzare con altri". Del resto "mancano 1116 giorni e l'obiettivo è avere tutte le infrastrutture sportive, e non solo, completate perché ci saranno circa 5 miliardi di euro di indotto". Quindi il ministro ha avvertito: "Penso che ci sia una squadra che renderà l'Italia orgogliosa di quello che accadrà nel 2026; si stanno superando lentezze burocratiche che rischiavano di farci perdere ulteriore tempo, ma mi sembra che sia tutto positivamente in marcia e sotto controllo".

Fontana: "Né cancellazioni né ritardi"

"Abbiamo fatto un'analisi seria della situazione. Posso dire che anche le preoccupazioni in passato emerse per alcune opere si potranno sicuramente superare. Entro la prossima riunione, già fissata a fine febbraio, a Venezia, disporremo di un dettagliatissimo cronoprogramma che ci permetterà di monitorare l'avanzamento delle opere", ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al termine della riunione. "Per la Lombardia - ha aggiunto il governatore - non ci saranno né cancellazioni né ritardi. Registriamo un deciso incremento dei costi delle opere dovuto essenzialmente all'aumento delle materie prime ma anche questo è già coperto dalle risorse attualmente a disposizione. Andremo avanti a lavorare a testa bassa - ha concluso - per fare in modo si rispettino i tempi che abbiamo stabilito".

Zaia: "Gara bob presto aggiudicata"

"Non è che siamo qui a fare i bilanci dei ritardi. Per fare un esempio, per il bob di Cortina si è già avviata una gara che sarà aggiudicata nelle prossime ore. Da qui, ovviamente, la volontà di essere pronti per il 2026, visto e considerato che abbiamo i test-event da fare e quindi dovremmo prima del 2026 cominciare a collaudare le opere", ha detto il presidente di Regione Veneto Luca Zaia al termine della riunione.  "Ricordo che il Cio ci chiede le opere olimpiche e sportive. Tutte quelle che sono le infrastrutture di viabilità fanno parte della legacy, cioè dell'eredità che lasceremo - ha spiegato Zaia - Io oggi al tavolo ho chiesto che le opere siano tutte finanziate, per quello che riguarda ovviamente la mia area Dolomitica, e siano progettate e appaltate prima delle Olimpiadi".

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