"Olimpiadi, l’ambiente è a rischio"

La denuncia di otto associazioni ecologiste: opere commissariate, cancellata la valutazione di impatto

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"Ambiente a rischio a causa delle Olimpiadi del 2026. Il commissariamento straordinario delle opere per recuperare gli evidenti ritardi cancella di fatto la Valutazione di impatto ambientale". Otto associazioni ambientaliste – Club alpino italiano, Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness Italia, Touring club italiano e Wwf – esprimono "forte preoccupazione" per il "grave impatto ambientale" che rischia di essere provocato dalle opere previste per i Giochi invernali di Milano e Cortina che coinvolgeranno Lombardia, Veneto e Trentino. Timori "aggravati sia dall’assenza di informazioni sulle modalità di progettazione e di realizzazione che dovrebbero essere rilasciate con urgenza dai ministeri competenti – scrivono le associazioni in una nota congiunta – sia dalle procedure in corso che tendono nei fatti a eliminare la Valutazione ambientale strategica per recuperare il dichiarato grave ritardo sulla tabella di marcia delle opere".

Le otto associazioni ambientaliste si riferiscono in particolare alla nomina dello scorso febbraio di Luigi Valerio Sant’Andrea (nella foto in alto), attuale amministratore delegato della società “Infrastrutture Milano-Cortina 2026 SpA”, come commissario straordinario per otto opere olimpiche: Strada statale 36 per messa in sicurezza del tratto da Giussano a Civate; Ss 36 per il completamento del percorso ciclabile Abbadia Lariana; Tangenziale Sud di Sondrio; Ss 42 del Tonale e della Mendola nei comuni di Trescore Balneario ed Entratico; Lotto 1 Comune di Trescore Balneario e Lotto 2 Comune di Entratico; Ss 639 Variante di Vercurago; SS 51 Variante di Cortina; SS 51 Variante Longarone; interventi di soppressione passaggi a livello su SS 38 linea Milano-Lecco-Sondrio-Triano.

Le associazioni avevano espresso preoccupazioni simili riguarda a queste opere commissariate in lettera inviata ai ministeri delle Infrastrutture e della Transizione ecologica, i quali però "non hanno inviato alcuna risposta a una missiva che chiedeva trasparenza nelle informazioni sulle opere e un fattivo coinvolgimento delle associazioni di protezione ambientale". Club alpino italiano, Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness Italia, Touring club italiano e Wwf sostengono che "non si conosce nulla per quanto riguarda, in particolare, l’attivazione delle procedure di valutazione ambientale sulle opere essenziali". Insomma, "la percezione è che, ad oggi – continua la nota delle dalle associazioni – si punti al commissariamento straordinario degli interventi per recuperare l’evidente ritardo sulla tabella di marcia dei lavori", tutto ciò "a scapito degli impatti ambientali che le opere in corso e in progetto avranno sui territori".

Per questi motivi le otto associazioni chiedono che sia redatto "un Piano unitario e il relativo Rapporto ambientale riguardanti le opere e gli interventi essenziali" connessi ai Giochi da sottoporre a procedura di Valutazione ambientale strategica. E che quest’ultima "non sia limitata alla realizzazione delle opere ma sia estesa all’incidenza delle variazioni di uso del suolo e alle dinamiche del carico insediativo, sia temporaneo, per i Giochi, sia permanente".

M.Min.

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