Olimpiadi Invernali 2026, Sala: "Milano deve essere candidata o capofila"

Il sindaco di Milano parla dopo la decisione del Coni per la candidatura unitaria

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 2 agosto 2018 - Scontentare tutti per non scontentare nessuno. E' il messaggio del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, facendo il punto sulla discussa vicenda della candidatura alle Olimpiadi Invernali 2026. Nella candidatura unitaria italiana a tre Milano-Torino-Cortona per le Olimpiadi invernali 2026 "voglio crederci ma va fatta una scelta: per non scontentare nessuno, stiamo vedendo che si scontentano tutti. Si faccia un atto di coraggio". Lo ha detto il sindaco durante una conferenza stampa a Palazzo Marino, sede del Comune. "In questa idea che sta venendo fuori c'è ambiguità", ha sottolineato il primo cittadino, che continua ad esprimere perplessità sul fatto che delle tre città non sia già stata individuata la capofila dal Coni. "Non penso nella situazione attuale ci siano le condizioni perchè Milano entri nella governance o nella società organizzatrice" ha approfondito il primo cittadino. Ma se l'Italia dovesse aggiudicarsi i giochi "qualcuno dovrà gestire la preparazione di questo evento" E allora, si è chiesto: "In che condizioni sarà la persona che sceglieranno", ricordando la sua esperienza da commissario di Expo, "con deadline, costi e regole". In più, trattandosi di un evento con ricadute sulla città e "interessi locali" " è giusto che sindaci e consigli comunali dicano la loro" perchè gli interlocutori "non sono solo l'ente organizzatore e il Cio" e l'eventuale commissario "dovrà decidere delle cose con realtà, come le diverse giunte comunali e regionali, in cui i distinguo sono enormi". Questa situazione dunque "ha le premesse per diventare difficile" secondo Sala. Percio' "Milano è disponibile per eventi o gare ma non ad essere partecipe - senza garanzie di essere capofila - in una situazione così poco chiara". Peraltro, Sala ha ricordato che il consiglio comunale milanese "ha deliberato di sostenere la candidatura" a due condizioni: o con la città "candidata" in solitaria o comunque con "Milano capofila".

L'esito della riunione del Coni di ieri che ha optato per una candidatura unitaria Milano-Torino-Cortina, senza una governance già individuata, non convince dunque il primo cittadino milanese che critica l'organismo sportivo: "Non ho trovato giusto che una cosa così delicata, che si riverbera su nostri impegni, fosse deliberata senza che il documento fosse sul mio tavolo" ha segnalato. Qualora invece ci fosse stata un'ulteriore interlocuzione prima "io sarei andato a discutere sui principi fondanti" del dossier. Questo atteggiamento "non penso che dipenda dall'idea di far del male a Milano, quanto di proteggere gli altri che sono più vicini", ha concluso, rispondendo a chi gli chiedeva se Lega e Movimento 5 stelle abbiano fatto pressioni per favorire le altre due città governate da loro (Torino con la sindaca pentastellata Chiara Appendino, e Cortina sponsorizzata dal governatore Veneto, Luca Zaia.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro