
Una gara di pattinaggio velocità
Milano, 29 aprile 2021- L’Arena civica resta in corsa per ospitare le gare di pattinaggio di velocità. E il progetto di trasformazione dell’ex Palasharp in Milano Hockey Arena non ha ancora accumulato ritardi da allarme rosso, nonostante un ricorso al Tar che ha bloccato tutto (l’udienza davanti al Consiglio di Stato è stata fissata il prossimo 8 giugno). A 1.745 giorni al 6 febbraio 2026, data di inaugurazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, ieri mattina in Comune si si è svolta l’apposita commissione sui Giochi presieduta dal leghista Gabriele Abbiati ed è emerso un nodo ancora da sciogliere: riguarda le gare di pattinaggio di velocità che dovrebbe essere ospitate a Baselga di Pinè, in Trentino, anche se a febbraio sono stati svolti dei test all’Arena civica per valutare se lo stadio milanese potrebbe accogliere lo speed skating ed evitare che si spendano 60 milioni di euro per realizzare la copertura della pista di Baselga.
Il cambio di location da Baselga a Milano è ancora possibile ma Diana Bianchedi, games project director della Fondazione Milano-Cortina 2026, spiega in commissione che "per modificare il masterplan servono i due terzi dei voti del cda e l’unanimità degli enti", cioè il "sì" del Trentino. Un via libera difficile se non ci sarà un’adeguata compensazione. Il communications director della Fondazione olimpica Andrea Monti, però, ricorda che "il Cio ha già sottolineato in fase di candidatura due perplessità in termini di costi e di sostenibilità: il ghiaccio veloce a Baselga e lo sliding center a Cortina. Baselga è sotto osservazione. È naturale che prima di spendere 60 milioni di euro, il Cio sperimenti altre soluzioni. La Federazione del ghiaccio desidera che quelle gare siano svolte in un luogo chiuso per consentire a tutti gli atleti la parità di condizioni. Noi abbiamo fatto presente la possibilità, raccolta dal Cio, di offrire luoghi iconici come l’Arena per creare intorno al ghiaccio veloce una grande attenzione. Sono state fatte delle prove, sono andate bene. Ce ne faranno altre l’anno prossimo. C’è tempo per arrivare a un masterplan definitivo fino ai Giochi Pechino 2022". Per lo speed skating all’Arena c’è speranza fino al 2022.
Quanto ai ritardi per l’ex Palasharp, Monti afferma che "non c’è nessun allarme, c’è tutto il tempo per ristrutturare l’impianto, nonostante le note vicissitudini". La Bianchedi, poi, racconta che gli organizzatori italiani hanno dovuto inviare "27.800 lettere di garanzia degli hotel per dimostrare al Cio che i nostri territori hanno la capacità ricettiva". Un’altra novità riguarda l’accordo tra la Fondazione e il ministero dell’Istruzione su progetti nelle scuole legati alle Olimpiadi. La games project director, inoltre, svela che "ci arrivano tante proposte da potenziali volontari e da persone che si candidano per portare la torcia olimpica: il mio eroe è un 82enne che mi ha scritto nel 2019 dicendo se potrà portare la torcia. Lui sarà il primissimo". Un tedoforo 82enne. Monti intanto parla della Medal Plaza in Piazza Duomo: "Quando premieremo un atleta, potrà essere riproiettato in 3D o con un ologramma nella Medal Plaza di Cortina". Gli investimenti per i Giochi, infine, ammontano a 4,3 miliardi di euro, il 58% dei quali a favore della Lombardia.