Olimpiadi 2026, si decide al fotofinish: scende in pista Tomba

Videoconferenza tra il Cio e la delegazione italiana. Milano-Cortina, inizia la conta: in campo testimonial e diplomazie

Alberto Tomba (Foto Ansa)

Alberto Tomba (Foto Ansa)

Milano, 8 maggio 2019 - La simpatia di Alberto Tomba, i vestiti di Giorgio Armani, le parole di Mogol, la musica di Ennio Morricone e i filmati di Marco Balich. Sono questi «gli effetti speciali» – come li definisce il governatore veneto Luca Zaia – della candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Effetti speciali annunciati ieri mattina da Roma dal presidente del Coni Giovanni Malagò al termine della «conference call» della delegazione italiana collegata con i vertici del Comitato olimpico internazionale che erano a Goldcost, in Australia. Il video di cinque minuti con la voce narrante della testimonial Arianna Fontana e le note di sottofondo di un rondò veneziano hanno illustrato ai delegati del Cio in videoconferenza i punti di forza del dossier italiano. La volata finale è partita e si concluderà il 24 giugno nella sede del Cio di Losanna, dove si deciderà se i Giochi 2026 saranno assegnati a Milano-Cortina o a Stoccolma-Are.

In campo 86 delegati di altrettanti Paesi: servono 44 voti per aggiudicarsi l’evento a Cinque Cerchi. Meglio non dare nulla per scontato, la sfida è aperta. Milano-Cortina conta sulla qualità del suo dossier, Stoccolma-Are sul fatto che la Svezia non ha mai ospitato le Olimpiadi invernali. Il sindaco Giuseppe Sala, al termine della conferenze call, racconta ai cronisti: «Oggi abbiamo capito che qualche membro del Cio deciderà all’ultimo momento chi votare. Quindi bisogna andare avanti e fare le cose per bene sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista emozionale». La delegazione italiana ieri ha parlato soprattutto dell’aspetto emozionale. «A Losanna – spiega Malagò – ci saranno diversi atleti e atlete a fare da testimonial, tra queste Arianna Fontana, Sofia Goggia e Michela Moioli. Tra gli uomini ci sarà Alberto Tomba».

Sì, Tomba «la Bomba», per molti il più forte sciatore italiano di tutti i tempi, che gli appassionati milanesi di sci ricordano bene per l’indimenticabile slalom parallelo del Natale del 1984 sulla Montagnetta di San Siro. «A Losanna – continua Malagò – tutta la delegazione sarà vestita da Giorgio Armani con divise personalizzate e all’interno dei due filmati di presentazione della candidatura, che saranno curati da Marco Balich, ci sarà un inno con parole di Mogol e musica di Ennio Morricone». Le energie italiane sono tutte finalizzate all’appuntamento finale del 24 giugno, anche se esattamente un mese prima, il 24 maggio, ci sarà un’altra tappa importante: il Cio renderà note le analisi tecniche sui dossier italiano e svedese. A prescindere dal risultato finale della sfida, ieri la delegazione italiana ha già guardato in avanti. «Qualora vincessimo le Olimpiadi – svela Malagò a fine mattinata – ci sarà un presidente del Comitato organizzatore che sarà espressione del Coni. Giancarlo Giorgetti (il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, ndr) ha detto che sarò io. L’amministratore delegato, invece, sarà un manager con skills internazionali concordate con gli enti locali». Giorgetti parla di «un capo azienda da cercare sul mercato». Per i ruoli manageriali, nei giorni scorsi, erano emersi i nomi di Luigi Santandrea e Claudio Gemme, già indicati come commissari per i Mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina.

 

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