MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, i rincari colpiscono le Olimpiadi: il PalaItalia costerà 63 milioni in più

Sala: "Spese aggiuntive per gli impianti milanesi". Risanamento Spa: "Stimato un aumento del 30-35%"

Milano, 7 febbraio 2023 -  Care Olimpiadi ... Nel senso che la crisi economica e l’aumento dei prezzi delle materie prime avranno una ricaduta diretta anche sulla realizzazione degli impianti necessari per i Giochi invernali Milano-Cortina del 2026, a partire dai due nuovi palazzetti milanesi a Cinque Cerchi: il PalaItalia a Santa Giulia e la Milano Hockey Arena (l’ex Palasharp) a Lampugnano. Il tema del rincaro dei costi per le arene olimpiche è stato sollevato ieri mattina dal sindaco Giuseppe Sala a margine della cerimonia dell’Alzabandiera in Piazza Duomo per ricordare che mancano tre anni alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi fissata il 6 febbraio 2026 allo stadio di San Siro. Durante l’Alzabandiera, a cui erano presenti il manager olimpico Andrea Varnier, il governatore lombardo Attilio Fontana e il prefetto Renato Saccone, il primo cittadino nota: "Gli impianti milanesi? Abbiamo avuto problemi legati ad alcune questioni giudiziarie che per fortuna si sono risolte bene e al costo delle opere, perché ormai tutto costa il 30-40% in più. Ora stiamo analizzando, in particolare, la situazione del PalaItalia, che poteva essere a rischio, ma chi lo deve realizzare garantisce che è tutto sotto controllo".

Caro PalaItalia , dunque. Ma di quanto sono aumentati i costi di realizzazione del nuovo maxi-palazzetto dello sport da 16 mila posti a Santa Giulia? Risanamento Spa (la società proprietaria dei terreni) e Cts Eventim (la multinazionale che costruirà e gestirà l’arena) fanno sapere che l’aumento dei costi è pari al 30-35% ma che stanno collaborando con Palazzo Marino per gestire la situazione andando tutti verso l’obiettivo comune: la realizzazione entro la fine del 2025 della nuova arena che ospiterà le gare di hockey su ghiaccio maschile ai Giochi.

Ma torniamo agli extracosti per il PalaItalia. Considerando che la spesa iniziale fissata era di 180 milioni di euro, il 35% in più dei costi significa che il nuovo palazzetto costerà 63 milioni di euro in più. In totale, dunque, l’arena costerà 243 milioni di euro. Spese aggiuntive anche per la Milano Hockey Arena a Lampugnano. In questo caso, però, i rincari non sono dovuti solo al rincaro delle materie prime ma al cantiere in due fasi – pre e post Olimpiadi – dovuto alle modifiche al progetto iniziale di TicketOne-Mca Events per adattare il palazzetto alle indicazioni del Comitato olimpico internazionale (Cio): due piste di ghiaccio (una per le gare, l’altra per il riscaldamento degli atleti), 12 spogliatoi e tre sale hospitality. Opere che dovranno essere realizzato per i Giochi del 2026 ma poi in parte modificate per ottenere il palazzetto post-olimpico. Si parla di un aumento dei costi di oltre 10 milioni di euro. Il Comune (proprietario dell’area) e TicketOne-Mca Events (le società vincitrici del bando per la realizzazione e gestione del palazzetto) stanno trattando per arrivare a una soluzione economica sugli extracosti. Da Palazzo Marino, comunque, predicano ottimismo sui tempi: entro febbraio il sì della Giunta comunale al progetto riveduto e corretto e in autunno l’avvio dei lavori.

Resta il nodo da sciogliere per le gare di pattinaggio di velocità, dopo la rinuncia di Baselga di Pinè. Sala punta su Milano ("le gare nella Fiera di Rho? Ci sono varie ipotesi ma quella è accreditata") ma non esclude il trasloco della gare nell’ovale di Torino: "Ma prima arrivano le città che partecipano dall’inizio all’avventura olimpica".

 

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