
Lo stadio di San Siro visto dall’alto
La loro preoccupazione è che il dibattito pubblico sul futuro dello stadio di San Siro sia "preconfezionato" e si trasformi "in uno strumento di propaganda per il progetto di Milan e Inter". Andrea Bonessa, tra i promotori dei due referendum – uno propositivo e l’altro abrogativo – per salvare il Meazza spiega durante una conferenza stampa nella Sala Stampa a Palazzo Marino che il dibattito pubblico comunale, coordinato da Andrea Pillon, "sembra indirizzato verso scelte predefinite e sembra levare ai cittadini la loro possibilità di incidere". La tesi di fondo del Comitato per i referendum su San Siro – come spiega l’ingegner Nicola Magistretti – è che "l’attuale stadio si possa riqualificare" e che dunque i club possano continuare a giocare lì senza bisogno di costruire un nuovo stadio.
Una tesi che per ora i club non hanno preso in considerazione, tanto che il loro progetto prevede la realizzazione della Cattedrale firmata dallo studio Populous nell’area limitrofa alla Scala del calcio, l’area dove ora c’è il parcheggio dello stadio e il parco dei Capitani. Un altro dei fondatori del Comitato, l’ex candidato sindaco Gabriele Mariani, è netto: "Non si possono prendere in giro i milanesi su un progetto pensato da fondi immobiliari e non considerare nemmeno l’ipotesi di riqualificare il Meazza". Il progetto di restyling dell’attuale impianto è pronto ed è firmato dall’architetto Riccardo Aceti: "I lavori potrebbero trasformare San Siro in uno stadio moderno". Uno scenario che il Comune non ha mai respinto a priori, ma che i club hanno ritenuto impercorribile per avere uno stadio che consenta di moltiplicare i ricavi grazie a 12 mila posti premium, previsti all’interno del nuovo impianto.
Pochi minuti dopo la conferenza del Comitato, sempre a Palazzo Marino, ma in Sala Alessi, il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione del bando per i progetti culturali per le periferie finanziati dal Governo, replica alle critiche del Comitato per i referendum su San Siro: "Dibattito pubblico pre-confezionato? Loro sono preoccupati che si faccia un nuovo stadio. Ma il dialogo è veramente scarso, qualunque cosa facciamo non va bene. Per cui ognuno farà la sua parte. Io faccio rispettare la legge. Le nostre regole prevedono che i volumi assegnabili agli sviluppatori (del progetto del nuovo stadio, ndr ) fossero quelle del Pgt (indice volumetrico di 0,35, ndr ) e li ho portati lì. La legge prevede che si debba fare il dibattito pubblico e lo faremo. Punto. Non posso essere interessato a ogni recriminazione. Certo, li ascolterò, ma spiegherò a tutti, non solo a loro, quella che è la mia linea".
Polemica a parte, l’avvio del dibattito pubblico è prevista a settembre, non prima che Milan e Inter abbiano consegnato al Comune il dossier con il progetto riveduto e corretto alla luce della indicazioni della Giunta comunale contenute nella delibera dello scorso 5 novembre: riduzione da 0,51 a 0,35 dell’indice volumetrico previsto e demolizione solo parziale del Meazza. Sala ieri ha detto che i club non hanno ancora consegnato il dossier su San Siro ma che ci stanno lavorando.