
Altri guai in arrivo per il “dottor Berti“. Era così che si faceva chiamare un finto ginecologo, in realtà un ingegnere brianzolo 50enne, arrestato e condannato già tempo fa in primo grado a otto anni di reclusione per aver abusato di due giovani dopo averle adescate atraverso i social.
Ora la Procura ha chiesto il processo per altri episodi di violenze sessuali ai danni di minori, adescamento e pornografia minorile, che avrebbe commesso tra l’aprile del 2014 e il febbraio del 2019. In totale, nel nuovo filone all’uomo vengono contestati dal pm Francesca Gentilini altri 18 capi d’imputazione, tra cui l’adescamento e la ricezione di materiale pornografico da una decina di ragazze minorenni. L’udienza preliminare si aprirà a marzo davanti al gup Manuela Accurso Tagano. Il “dottor Berti“ era già stato condannato nel maggio scorso dal gup Patrizia Nobile per aver abusato di una quindicenne e di una diciassettenne: creava falsi profili sui social per adescare le vittime e convincerle ad affidarsi a lui come ginecologo anche per metodi anticoncezionali.
"Ti renderò più bella". "Potrai avere rapporti sessuali senza rimanere incinta". O addirittura, "ti amo, sei la prescelta". Decine di messaggi scovati dalla polizia nelle pieghe di Facebook, Instagram, Kik Messenger.
L’uomo andava a prendere le vittime a scuola o fuori da una biblioteca. Le conversazioni intercettate dalla polizia all’interno della sua vettura rivelano un campionario disgustoso di falsità e bugie pronunciate a una delle vittime. Il gip Lorenza Pasquinelli, nell’ordinanza che lo spedì in carcere li definì "toni melliflui e moine", e "monologhi affettati e lusinghieri".
Rivolto a una minore diceva: "Tu sei diversa dalle altre ragazze, sei speciale per me, per quanto mi riguarda l’ho capito subito". Di fronte all’atteggiamento di chiusura e di rifiuto dell’adolescente, che cominciva a a rendersi conto della realtà: "Vorrei solo cercare di aiutarti... però se tu vuoi finirla...".
Dopo aver teso la sua trappola, raccoglieva ragazzine spesso fragili psicologicamente, convinte di sottoporsi a un miracoloso trattamento inventato da un famoso ginecologo di chiara fama. In realtà si ritrovavano vittime di pratiche sessuali e stupri.
Nel corso delle indagini, proseguite tra il 2018 e il 2020, gli inquirenti hanno individuato altre 11 minorenni che avrebbero avuto contatti con il falso medico, che deve rispondere pure dell’accusa di sostituzione di persona per essersi intestato falsamente profili social.