M.V.
Cronaca

Nube tossica sull’ex cotonificio del Gratosoglio, l’ipotesi: qualcuno ha giocato con sostanze chimiche

La struttura, chiusa nel 2020, è diventato un luogo abbandonato e pericoloso. L’area ora è sotto sequestro, i residenti chiedono di avviare una sua riqualificazione (ma prima deve essere venduta)

Milano, 18 febbraio 2024 – Un tempo era il fiore all’occhiello di Gratosoglio. Ora è un luogo abbandonato, meta di disperati. E lo scorso 7 febbraio, da quel sito si è sprigionata una "nube" che ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. È l’ex cotonificio Cederna di via Gratosoglio, chiuso nel 2020.

L'intervento dei vigili del fuoco (Ansa)
L'intervento dei vigili del fuoco (Ansa)

"La situazione – spiegano gli abitanti – era tranquilla fino a dicembre del 2022. Poi, quando anche le ultime famiglie che lì abitavano sono andate via, è iniziato il viavai di abusivi". E nel 2023 si sono susseguiti diversi sgomberi. Lo scorso 7 febbraio, l’aria del quartiere è diventata irrespirabile mentre il sito era avvolto da una nube. I pompieri hanno rilevato lo sversamento di liquidi da alcuni fusti contenenti sostanze chimiche fra cui ammoniaca, acido muriatico e acqua ossigenata, all’interno dell’area. Ignoti, si è scoperto in seguito, avrebbero mescolato incautamente delle sostanze chimiche.

A quel punto la diffusione dei vapori ha allarmato i cittadini. Dopo la messa in sicurezza (con l’invito agli abitanti della zona a non aprire le finestre, quella sera), ci sono stati dei sopralluoghi e non si sono riscontrati pericoli per l’incolumità pubblica.

"Ora l’area è sotto sequestro – spiega il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese – la proprietà si era già occupata della messa in sicurezza per evitare intrusioni ma il sito è talmente vasto che è impossibile bloccare del tutto gli accessi. La soluzione si avrà con la vendita dell’area e la successiva riqualificazione".

Al momento, non si sa ancora quale sarà il destino del luogo, che è come un villaggio fantasma all’interno di Gratosoglio. L’ex cotonificio venne creato alla fine del 1800 dall’industriale Antonio Cederna. Il complesso includeva alcune abitazioni per operai e dirigenti, una mensa e un asilo, oltre allo stabilimento storico che produceva e tingeva tessuti. Cessate le attività, anche le famiglie sono andate via e l’area è rimasta abbandonata diventando meta di disperati. Non sono mancate le azioni di allontanamento: tra gli interventi, quello dello scorso 6 luglio a cura di polizia locale, Municipio 5 e Comune.