M.MIN.
Cronaca

Non solo il Crazy Cat in Centrale. I blitz del 'Gabbrone' in Galleria

Segnalazioni sulla star di Twitch da diversi locali del Salotto "Provocazioni gratuite". Timori per le recensioni negative

 

Non solo il Crazy Cat Cafè di via Napo Torriani. Il "Gabbrone", uno degli streamer più seguiti sul social Twitch, ha colpito anche in diversi locali della Galleria Vittorio Emanuele. Sempre il solito schema: ingresso come cliente e provocazioni continue, ovviamente a favor di smartphone e con il chiaro obiettivo di farsi mandar via in malo modo. Stando a quanto risulta al Giorno, nelle scorse settimane, il ragazzo, che può contare su decine di migliaia di seguaci virtuali, ha fatto irruzione in rapida successione nel ristorante dello chef Carlo Cracco, da Savini e alla Locanda del Gatto Rosso dei fratelli Loiacono (presi di mira pure al Bistrot di piazza Meda). I dipendenti dei vari ristoranti hanno gestito la situazione con calma e professionalità, anche se almeno in un’occasione si è sfiorato lo scontro fisico. D’altro canto, a preoccupare gli imprenditori del Salotto non era tanto la presenza ostentatamente molesta del "Gabbrone", specializzato nelle dirette in modalità Irl (acronimo di "In real life"), quanto la reazione dei follower, pronti a inondare di commenti al vetriolo le pagine dedicate su siti specializzati come TripAdvisor; e in alcuni casi è pure accaduto. Così com’è successo ai gestori del Crazy Cat, che nel giro di 48 ore hanno dovuto fronteggiare 428 recensioni tutt’altro che lusinghiere, per usare un eufemismo, e soprattutto non veritiere da parte di gente che non era mai entrata nel locale in zona Centrale.

Una vera e propria shitstorm, come si dice in gergo, che una decina di giorni fa ha costretto i proprietari a reagire: "Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio (come tante) dalla pandemia non può essere considerato goliardico ma crudele". Quel post ha generato un effetto a catena, che ha coinvolto gli aficionados del locale con i gatti: "Non potevamo in nessun modo immaginare – il ringraziamento – da quanto amore, sostegno ed energia saremmo stati sommersi. Vi abbiamo chiesto un piccolo aiuto e voi avete creato una valanga di positività". Sulla vicenda è intervenuta anche l’influencer Chiara Ferragni: "In bocca al lupo e che vadano a quel paese gli sfigati che pensano solo a rovinare le vite altrui", la frase a sostegno del Crazy Cat. Alla fine, si sono mossi anche gli amministratori di Twitch, che hanno bannato per alcuni giorni l’account dello streamer. Che a sua volta si è scusato con i gestori del locale, prendendo le distanze dai seguaci, definiti "immaturi".