"Non pensavo di farle male" Spruzzava spray alla bimba ma ora la mamma si difende

In carcere per maltrattamenti, la 29enne è stata sentita dal gip nell’interrogatorio di garanzia. La difesa chiederà una perizia psichiatrica. La piccola è ancora in ospedale per le ustioni

La piccola aveva lesioni e ustioni sulla pelle

La piccola aveva lesioni e ustioni sulla pelle

"Non pensavo di farle del male, sono pentita, ma non credevo di essere io la responsabile del suo stare male". Così, in sostanza, ammettendo comunque i fatti, si è giustificata la 29enne finita in carcere nell’inchiesta della Squadra mobile per maltrattamenti aggravati sulla figlia di 17 mesi.

La donna, stando alle indagini del pm Pasquale Addesso, spruzzava dello spray deodorante a distanza ravvicinata provocando lesioni e ustioni sulla pelle della piccola. Bimba che negli ultimi cinque mesi è stata ricoverata in tre ospedali, tra Varese e Pavia, e poi al Policlinico di Milano dove i medici si sono accorti che quelle lesioni potevano essere state causate dalla madre.

Gli investigatori a quel punto hanno piazzato delle microcamere che hanno registrato i momenti in cui la donna causava quelle ferite alla bimba. Ieri, nell’interrogatorio davanti al gip Sonia Mancini (in sostituzione del gip Patrizia Nobile), la 29enne, difesa dal legale Eleonora Malinverni, avrebbe anche spiegato che era stata seguita da uno psicologo. Agli atti, al momento, non ci sono documenti che provino che la donna soffra di qualche patologia psichica ed è sempre stata lucida e "consapevole", come ha scritto il gip, nelle sue azioni. Non è escluso, però, che la difesa possa presentare istanza di perizia psichiatrica.

Intanto, l’avvocato ha chiesto al gip che la donna vada ai domiciliari da una parente, mentre la bimba è stata affidata ai servizi sociali e si trova ancora in ospedale. Il Tribunale per i minori dovrà valutare anche se il padre è idoneo a tenere la figlia, una volta che sarà dimessa. La Procura, intanto, acquisirà tutta la documentazione medica anche in relazione a ingressi e cure precedenti in altri ospedali.

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