REDAZIONE MILANO

"Non è più strategica", la Proaris in liquidazione

Il consiglio comunale ha deciso. Dopo l’avvio della biopiattaforma. la società partecipata chiude

Dopo 15 anni, Proaris srl sarà messa in liquidazione. Lo ha deciso il consiglio comunale a maggioranza, dopo la proposta presentata dal sindaco Roberto Di Stefano. "Con l’avvio della biopiattaforma, la srl si trova nella conseguente impossibilità di conseguire il proprio oggetto sociale". Tradotto: la srl non serve più con la riconversione del termovalorizzatore iniziata nelle scorse settimane a opera del Gruppo Cap Holding, che ha investito 50 milioni di euro. "Un futuro non strategico" per la società, di cui il Comune detiene una partecipazione del 40% del capitale, mentre il restante 60% è controllato da A2A Spa. La società era nata nel 2006 per la produzione di calore tramite l’uso ed il recupero delle energie. In particolare, l’attività principale consiste nella gestione di un impianto di scambio termico costituito da uno scambiatore di calore e da una stazione di pompaggio acqua nella rete di teleriscaldamento, installato presso l’impianto di termovalorizzazione. Il calore prodotto dall’impianto viene ceduto da Proaris ad A2A. Un’operazione che sarà realizzata, in altro modo, dalla biopiattaforma di Cap. "Proaris non ha più la sua mission. Inoltre, da anni ci siamo impegnati a una razionalizzazione delle società partecipate e in house, così come oltretutto chiede la normativa", sottolinea il sindaco. Del resto, già le quote di Core (il consorzio che gestiva il forno di via Manin) sono state acquisite poche settimane fa dallo stesso gruppo Cap. E già nel recente passato Sesto ha visto la chiusura di Energie Locali. Cessa, insomma, l’idea nata nella Giunta Oldrini di quel "polo dell’energia" che avrebbe dovuto vedere nelle tre società proprio il pilastro fino al sogno di un "distretto dell’energia" con sede nell’ex T5 delle aree Falck insieme a multinazionali all’epoca sul territorio sestese, come Alstom. "Un disegno strategico su cui non si è lavorato per riadeguarlo e rilanciarlo", ha lamentato il consigliere dei Giovani Sestesi Paolo Vino. Ora sarà convocata l’assemblea straordinaria di Proaris per la necessaria deliberazione sullo scioglimento della società e la relativa messa in liquidazione. Nella relazione allegata al bilancio 2020 gli stessi amministratori della società "ritengono che nell’arco temporale futuro di riferimento, relativo a un periodo di almeno dodici mesi, non vi sono ragionevoli alternative alla cessazione dell’attività". La.La.