PAOLO
Cronaca

Non c’è volontà di tutelare i pazienti

Paolo

Santanchè*

Italia è un Paese dove la fai franca se in autostrada superi sulla destra o se butti un mozzicone per terra. Allo stesso modo, se fai un intervento chirurgico ai glutei in un ambulatorio e una madre di famiglia muore, capita che dopo un paio di mesi puoi tornare al lavoro. E se su Internet ti autodefinisci chirurgo plastico, succede che all’Ordine dei medici basta che gli prometti “non lo faccio più“. Non c’è volontà di tutelare il paziente: i pochi che riescono a difendersi da soli lo fanno; tutti gli altri rischiano la salute, se non la vita. Benissimo i Nas che hanno controllato i centri da Nord a Sud sanzionando quelli non in regola, però ne hanno trovati 100, mentre saranno 1.000. Poi bisogna che facciano seguito provvedimenti forti. In medicina, e la chirurgia estetica ne fa parte, le scorciatoie sono la via più veloce per finire nel posto sbagliato. Il sommerso fuorilegge è tanto ed è in crescita: sapete quante sono le estetiste che fanno le ‘punturine’? Ma i filler sono un presidio medico chirurgico: fantastici in mani esperte, ma in mani non esperte possono dare grossi problemi. Per fare bene un filler bisogna saperlo scegliere, perché ci sono decine e decine di prodotti con caratteristiche e qualità diverse, alcuni adatti a una zona e altri a zone differenti. Non è così semplice e ai medici servono formazione e aggiornamento. Ma le responsabilità si sovrappongono: da un lato “tu istituzione“, se fai le regole, poi devi farle rispettare; dall’altro, se tu paziente incappi nello specialista che non è bravo sei sfortunato, ma se per una prestazione di chirurgia estetica vai dall’estetista, dal dentista o da un medico che fa altro, la colpa è anche tua. Nel 2018 la Regione Lombardia ha pubblicato l’elenco degli interventi che possono essere eseguiti ambulatorialmente e in questa lista non c’è alcun intervento di chirurgia estetica. Eppure solo a Milano saranno più di 100 gli ambulatori che fanno chirurgia estetica. Se c’è una norma e in una di queste realtà ci scappa il morto al medico devi strappargli il tesserino, non riaprirgli l’ambulatorio dopo 2 mesi. Una volta ho fatto un esposto all’Ordine dei medici per un sedicente chirurgo plastico che non lo era. Per legge, scatta l’espulsione dall’Ordine. Mi hanno scritto: “L’abbiamo convocato e ha detto che non lo fa più“.

*specialista Chirurgia plastica