"Io a casa mia non lo vorrei, noi eseguiamo la volontà del cliente". È la sconfortante risposta che un responsabile tecnico dell’impresa che commercializzava in Italia i pannelli Larson Pe della spagnola Alucoil, sentito come teste, ha dato al pm Marina Petruzzella che gli chiedeva se l’azienda non si fosse preoccupata all’epoca che quel materiale, usato per rivestire la Torre dei Moro, fosse "combustibile". Torre realizzata nel 2011 alla periferia sud del capoluogo lombardo e andata a fuoco come una "torcia" il 29 agosto 2021, senza per "miracolo", a detta degli stessi inquirenti, causare vittime. La testimonianza è contenuta negli atti depositati dopo la chiusura nei giorni scorsi delle indagini, condotte dai Vigili del fuoco e dalla polizia giudiziaria, a carico di 18 persone, tra cui Roberto Moro, amministratore di Moro Costruzioni, alcuni responsabili della committente Polo srl, di Zambonini spa, che si occupò dei lavori delle "vele" di rivestimento delle facciate del grattacielo.
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