"Noi nel Metaverso per salvare gli oceani"

Marco Daturi, esperto di immersioni, e suo figlio hanno creato nello spazio tridimensionale una sala museo per sensibilizzare le persone

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di Massimiliano Saggese

Hanno fatto centinaia di immersioni e ora danno vita ad uno spazio virtuale realizzato con immagini reali per salvaguardare la biodiversità. Sono un papà e il figlio di 11 anni gli autori che hanno dato vita ad uno spazio nel Metaverso. Il padre Marco Daturi è un esperto di immersioni e tecnologia, il figlio Lupo segue le sue orme. La loro iniziativa ha come obiettivo far arrivare la voce dell’oceano a tutti, sensibilizzando ogni individuo affinché comprenda l’importanza della salvaguardia di un bene così immenso e tradurre questa urgenza in un’azione realmente concreta, così hanno creato una sala museo nel Metaverso per sensibilizzare le persone sulla necessità di proteggere mari e oceani.

In uno spazio Isle sono stati inseriti una Gallery di fotografie subacquee scattate da Marco Daturi in diversi paesi nel mondo, “un crypto obj di LupoVero”, 11 anni, e un portale per accedere ad uno spazio Outdoor di Sea Shepherd. Marco Daturi è esperto di immersioni, nella sua vita ne ha fatte oltre 1500, il figlio Lupo segue la sua passione, e a soli 11 anni ha realizzato degli NFT per questo progetto e anche lui ha già effettuato oltre 100 immersioni. "La particolarità di vivere questa emozione immersiva attraverso l’evento dedicato, porta anche alla luce un nuovo modo di partecipazione attiva su quelle che sono le tematiche trattate" - spiega Marco Daturi. Organizzata da Zero Pixel e Meta Communications, Skills and Academy, su ambiente Spatial, l’evento è già accessibile in ambiente immersivo con i visori Oculus Quest 2, da smartphone, Tablet e Pc. Ma la grande inaugurazione sarà il 23 maggio alle 20 quando sarà possibile partecipare a livello global e gratuitamente, all’opening di MetaOcean, evento che mette insieme diverse realtà unite per una giusta causa: quella dell’informazione su cosa sta accadendo nei mari e negli oceani. E allora, se non possiamo saltare in barca con Sea Shepherd, possiamo però partecipare e sostenere, con i nostri avatar, quella che è la community più importante, nata dall’innovazione e dalla trasparenza delle intenzioni. Avere a cuore la salute degli oceani vuol dire avere il mare dentro. "Gli oceani hanno bisogno di noi. Nei miei viaggi ho constatato da vicino troppo spesso la totale mancanza di rispetto per il mare. Attraversando l’Indonesia ci siamo imbattuti in isole di plastica. Nei mercatini asiatici la vendita di pinne di squalo e cavallucci marini secchi è purtroppo ancora praticata. Senza andare troppo lontano, anche le nostre acque si stanno impoverendo molto velocemente con discariche sommerse e pratiche di pesca illegale all’ordine del giorno", ci spiega Marco Daturi. MetaOcean apre una serie di progetti volti a sensibilizzare anche i più giovani sull’importanza della salvaguardia della biodiversità degli oceani e la lotta alla pesca illegale e pratiche primitive come lo shark finning, la pratica crudele del taglio delle pinne che sta decimando gli squali.

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