Noi, cento dall’India in 10 anni. Dal 2023 arrivati altri 150

Infermieri indiani Mina e Sijo George, coppia al San Donato, reclutano colleghi per colmare la carenza di personale in Lombardia.

Noi, cento dall’India in 10 anni. Dal 2023 arrivati altri 150

Noi, cento dall’India in 10 anni. Dal 2023 arrivati altri 150

Mina Mol George, 37 anni, da quattordici è infermiera di terapia intensiva pediatrica e cardiochirurgia pediatrica al Policlinico San Donato; suo marito Sijo George, di 40 anni, è infermiere in terapia intensiva e cardiochirurgia per adulti. Le loro sono professionalità preziose per l’ospedale privato accreditato in cui pazienti da tutto il mondo arrivano, anche con iniziative umanitarie, per delicati interventi al cuore, ma sono state anche professionalità vitali negli anni della pandemia che, spiega Mina, hanno riaperto una voragine d’infermieri ancor più vasta di quella che portava gli ospedali lombardi a reclutarli all’estero quando sono arrivati loro dall’India, tra il 2009 e il 2010.

Si sono conosciuti "in agenzia", Mina e SiJo, sposati dal 2013, casa a Rozzano e tre figli per i quali l’India è ormai il Paese in cui si va in vacanza o a trovare i parenti. L’agenzia si chiama Job, "Just on business. È gestita da infermieri e viene pagata dalle strutture che li cercano – sottolinea Sijo –. Per i lavoratori non ci sono costi se non il volo, le traduzioni e l’affitto, a parte i primi quattro mesi in cui l’alloggio è messo a disposizione dall’ospedale". Quattordici anni fa l’agenzia li ha reclutati direttamente dall’Italia, fornendo loro i corsi d’italiano in India, l’iter di riconoscimento dei loro titoli di studio, la traduzione dei documenti e, una volta qui, l’iscrizione all’allora Ipasvi (oggi Opi, Ordine delle professioni infermieristiche) e altri due mesi di lezioni. "Poi ci hanno trovato il lavoro, siamo andati subito al San Donato. Per un anno tramite agenzia, poi siamo stati assunti a tempo indeterminato - racconta Mina -. I colleghi e l’ospedale ci hanno aiutati tantissimo". Nel 2022 l’agenzia ha ricontattato Sijo e gli ha chiesto di collaborare part time per reclutare altri infermieri in India. "Dal 2010 fino alla pandemia erano arrivati un centinaio d’infermieri dal nostro Paese - spiega Mina –. Dall’anno scorso ad oggi ne sono arrivati altri 150". "Vengono anche da Perù, Paraguay, Tunisia – aggiunge Sijo –. Vanno in Liguria, in altre regioni del Nord. Ma soprattutto vengono in Lombardia".Giulia Bonezzi