ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Nitrolchimica, la grande paura Un anno fa il furioso incendio "Aggiornato il piano di sicurezza"

Il 7 settembre 2022 una cisterna in fiamme finì per un errore umano contro un serbatoio di solvente. Le esplosioni a ripetizione e l’enorme nuvola di fumo nero terrorizzarono la città per giorni.

Nitrolchimica, la grande paura  Un anno fa il furioso incendio  "Aggiornato il piano di sicurezza"

Nitrolchimica, la grande paura Un anno fa il furioso incendio "Aggiornato il piano di sicurezza"

di Alessandra Zanardi

Bidoni di solvente che esplodevano a ripetizione; tombini che saltavano e vetri in frantumi; un intero quartiere evacuato. E tre feriti, fra i quali uno in gravi condizioni, tra gli operai dell’azienda. Risale a un anno fa il maxi incendio alla Nitrolchimica di San Giuliano, azienda specializzata nel trattamento di solventi e rifiuti pericolosi. Erano le 10 del 7 settembre, quando dalla ditta di via Monferrato 118, nel distretto industriale della città, si alzò una coltre di fumo così densa da oscurare il cielo. Man mano che i materiali stoccati nel sito venivano raggiunti dalle fiamme, violente esplosioni si susseguivano, andando ad alimentare un rogo dalle proporzioni già preoccupanti. Uno scenario apocalittico. Un episodio che ha fatto il giro delle cronache nazionali, coi vigili del fuoco impegnati per un’intera giornata, anche con l’ausilio di schiume in arrivo da altre Regioni, a domare le fiamme. In un video le cause dell’accaduto: per un errore umano, una cisterna in fiamme finì a contatto con un serbatoio di solventi.

"È stato il giorno della grande paura", ricorda oggi il sindaco Marco Segala, che seguì passo passo le operazioni di soccorso, eseguendo più di un sopralluogo anche nei giorni successivi al disastro, in concomitanza con lo smassamento delle macerie e lo spegnimento degli ultimi focolai. "Da rimarcare la professionalità dei vigili del fuoco e dele forze dell’ordine, impegnati in sinergia nella gestione dell’emergenza – prosegue –. Da allora abbiamo riaggiornato il piano di sicurezza della Protezione civile e stiamo stilando un elenco delle aziende che operano nella zona industriale di San Giuliano, per avere maggiore contezza dell’attività che svolgono". Con l’obiettivo di monitorare la qualità dell’aria nelle ore e nei giorni successivi al disastro, Arpa eseguì alcune analisi ambientali, che per fortuna evidenziarono valori di diossine e furani al di sotto della soglia di attenzione. In ogni caso, in via precauzionale, i Comuni di San Giuliano e San Donato emisero ordinanze che vietavano, nel raggio di un chilometro dal luogo dell’accaduto, il pascolo, la raccolta di ortaggi coltivati all’aperto e la permanenza dei bambini nei cortili delle scuole. Durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, agli abitanti delle frazioni di Civesio e Sesto Ulteriano venne consigliato di rimanere in casa, con le finestre chiuse.