Milano – Due automobili inghiottite dalle fiamme in via Grivola, zona Niguarda. "Ci risiamo", il commento dei residenti che da settimane sono alle prese con misteriosi roghi notturni appiccati da ignoti e che hanno già distrutto più di dieci veicoli. Dopo una parentesi di pace, gli incendi in strada sono tornati purtroppo realtà. Sul caso sono in corso accertamenti da parte della polizia.
L’allarme è scattato poco prima delle 3 di notte e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con più mezzi, che hanno domato le fiamme in poco tempo. Nessuno è rimasto ferito né intossicato. Sotto gli occhi di tutti, però, sono rimaste le carcasse carbonizzate, ancora più evidenti di giorno. Un mese fa i cittadini del quartiere Niguarda avevano denunciato la situazione: prese di mira auto, almeno una decina, e moto (almeno un paio), da via Pozzobonelli a via Cicerone, da via Lanfranco della Pila a via Hermada. Senza dimenticare via Ornato. "C’è un piromane in giro?", la domanda ricorrente. Polizia e Comune si sono attivati: "Il commissariato Greco-Turro della Polizia di Stato se ne sta occupando con grande impegno, con indagini serrate per individuare i responsabili e anche con servizi di polizia per prevenire nuovi episodi", aveva scritto su Facebook l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli, dopo l’incontro con il dirigente del commissariato insieme alla presidente del Municipio 9 Anita Pirovano e all’assessore municipale alla Sicurezza Mirko Mazzali. Con un “pattuglione“ sono scattati controlli mirati, abbinati all’analisi dei filmati delle telecamere.
Ma ora il nuovo rogo torna a fare tremare. "Ci risiamo, altre due macchine distrutte!". Il conto ora è di almeno 14 veicoli bruciati. "Le indagini della polizia sono in corso – commenta la presidente di Municipio 9 Anita Pirovano – e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati. Spiace vengano prese di mira le utilitarie in sosta: un guaio serio per molte famiglie, che si ritrovano senza il proprio mezzo. Siamo vicini sia a chi ha subìto danni e sia a chi è preoccupato possa ricapitare".