ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Niente ristori, i danni e la beffa" Il sindaco Orlandi scrive a Fontana

"Abbiamo usato la procedura d’urgenza per riaprire le scuole in tempo: che senso ha discriminarci?"

"Niente ristori, i danni e la beffa" Il sindaco Orlandi scrive a Fontana

di Roberta Rampini

"Chiedo al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, di sanare quella che voglio pensare sia stata esclusivamente una svista che ha confuso le procedure utilizzate con gli interventi urgenti e concreti che anche il nostro ente ha messo in campo". Il Comune di Rho come quello di Milano (e molti altri) escluso dai ristori della Regione per i danni alle scuole causati dal maltempo di fine luglio. Ma il sindaco Andrea Orlandi (nella foto) non ci sta e nelle scorse ore ha inviato una lettera al presidente Fontana chiedendo di ripristinare i ristori anche per Rho. I danni subìti sono elencati in una lettera di sette pagine. L’ammontare complessivo tra scuole, patrimonio alboreo e altri edifici comunali, come i campi da tennis del Molinello, supera i 200mila euro. Ma nelle casse comunali rhodensi non arriverà neppure un euro dei 6,5 milioni stanziati dalla giunta regionale l’8 agosto scorso per il finanziamento di lavori di pronto intervento sugli edifici scolastici comunali colpiti dagli eventi meteorologici. Motivo? Rho, come Milano, è stata esclusa dai ristori perché si è rivolta a imprese con cui già aveva in corso contratti, per accorciare i tempi e sistemare gli edifici scolastici prima dell’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico.

In altre parole, si tratta di una questione puramente burocratica, "ma non avere a disposizione quei fondi riduce le quote stanziate a livello comunale per le scuole, cui si è attinto per far fronte alla emergenza di questa estate", precisano dal Comune. Il sindaco del Pd ha inviato al presidente Fontana una lettera spiegando le proprie ragioni. "Il Comune di Rho negli anni si è attrezzato per far fronte ai sempre più intensi eventi meteorologici e ha inserito negli accordi quadro e negli appalti manutentivi il servizio di pronto intervento in caso di eventi meteorologici eccezionali. Questo fa sì che, in caso di urgenza, sia subito pronto un servizio da chiamare senza ricorrere ad altri strumenti di affidamento – recita la lettera –. In questa estate di violenti temporali, abbiamo proceduto in somma urgenza con il Servizio di pronto intervento inserito nei contratti senza quindi utilizzare la procedura che la delibera della giunta regionale 886 del 25082023 pone tra le condizioni necessarie. E così Rho non si vede riconosciuto alcun ristoro". "Oltre al danno c’è la beffa, in quanto abbiamo legittimamente utilizzato la procedura d’urgenza proprio perché ci siamo preventivamente preoccupati di avere uno strumento efficace ed efficiente, come la diligenza del buon padre di famiglia insegna".