L’effetto George Clooney non ha avuto gli effetti sperati dal Comune. Il bando per la villa sul lago di Como di proprietà di Palazzo Marino, infatti, è andato deserto. Nessuna offerta pervenuta per la villa liberty a Cerano d’Intelvi, con vista sul lago decantato nell’incipit de “I Promessi Sposi’’ di Alessandro Manzoni. Certo, la base d’asta non era bassa: 1.084.000 euro. Eppure l’amministrazione comunale sperava che qualche appassionato del lago di Como, magari fan dell’attore americano che una dimora lacustre, Villa Oleandra a Laglio, ce l’ha ormai da anni, potesse offrire una cifra più alta della base d’asta. Non è andata così. Il Comune dovrà riprovare a vendere la sua proprietà per ottenere risorse utili a far quadrare i conti municipali. L’edificio di Como, progettato come residenza di villeggiatura, risale ai primi del Novecento e fu acquistato da Palazzo Marino per 100 mila lire. Di tre piani, con seminterrato e una superficie di oltre 850 metri quadrati, sorge su un’ampia area in declivio di circa 1.800 mq, con un giardino pertinenziale e una dependance con autorimessa. Terrazzi con vista panoramica, gradini in pietra, soffitti decorati, pavimentazione in graniglia e marmette, sono alcuni degli elementi originali per cui è stato dichiarato di interesse storico artistico. Utilizzata come casa di cura e di riposo fino al 2012, in comodato d’uso gratuito all’Azienda Ospedaliera Guido Salvini, la villa è rimasta poi inutilizzata. Il bando del Comune, oltre alla villa comasca, comprendeva altre otto proprietà. Sono arrivate tre offerte rispettivamente per due piccoli terreni a Siderno e un altro in via Gabetti a Milano, mentre per le rimanenti cinque aree l’asta è andata deserta. M.Min.