VALERIA GIACOMELLO
Cronaca

Nidiata record di 16 pulcini nel laghetto del Fontanile

"Sono una vera attrazione per i bambini, che spesso non conoscono la fauna. Uno di loro non aveva mai visto un tacchino. Ci ha chiesto se era un condor"

di Valeria Giacomello

Lieto evento all’Oasi del Fontanile, dove mamma anatra ha dato alla luce 16 pulcini sani e vispi che, immediatamente, sono diventati l’attrazione principale dei bambini. "Vengono a visitarli in molti– spiega Carlo Sabbioni, uno dei volontari che tengono in vita la struttura – e ci fanno mille domande. Per i bambini abituati alla città la nostra fauna avicola rappresenta una vera e propria novità. Un bambino, che vedeva un tacchino per la prima volta in vita sua, era convinto di trovarsi di fronte a un condor. Siamo felici di accogliere le loro visite e far loro conoscere le meraviglie della natura. È uno dei nostri contributi allo sviluppo di una coscienza ambientalista che rappresenta il futuro del pianeta".

L’Oasi del Fontanile, nata negli anni ’90 da un gruppo di volontari come riqualificazione di un terreno degradato, rappresenta per i pantigliatesi molto più di un parco cittadino. Adulti e bambini vengono quotidianamente a passare del tempo in mezzo al verde in compagnia di galline, tacchini, oche e anatre. A fare bella mostra di sé anche un pavone, preso a simbolo dell’Oasi.

"Molti anni fa l’area era al margine del paese – ricorda Sabbioni – nelle vicinanze di un’area dove si era tentato di costruire una piscina. Fallito il progetto, il luogo era stato abbandonato al degrado. Abbiamo cominciato a ripulire e poco alla volta siamo riusciti a creare un ambiente protetto. Ora l’ex piscina è diventata un laghetto artificiale per pesci e anatre. Abbiamo anche realizzato un orto sociale che, soprattutto durante la pandemia, ha rappresentato un importantissimo ruolo aggregativo. Fino a qualche anno fa avevamo anche qualche capretta e un asinello, ma non riusciamo più a gestire tutto da soli, avremmo bisogno di forze nuove. La grandinata di aprile ha prodotto grandi danni al pollaio, cerchiamo fondi ma anche manodopera che ci possa aiutare nel concreto".

Chissà se i nuovi anatroccoli, con la loro carica di tenerezza e simpatia, sapranno fungere da volano per attirare i volontari di domani.