Nelle scuole del Milanese zero operatori in quarantena

La scorsa settimana 209 classi e 2.009 studenti a casa tra città e hinterland. Contagi in calo da un mese per tutte le età, alla materna -37% in sette giorni

di Giulia Bonezzi

Nelle scuole lombarde i contagi da coronavirus sono in calo da un mese in tutte le fasce d’età. Lo certifica, per la quarta settimana consecutiva, il bollettino della direzione regionale Welfare, che riguarda la settimana scorsa, la seconda dopo la riforma delle quarantene scolastiche, ma il parametro dei contagi è indipendente dalle nuove regole sulla Dad, che di fatto già la seconda settimana di febbraio avevano ridotto il numero di alunni in didattica a distanza a un quinto di quanti se ne contassero la precedente. Alla fine della settimana scorsa, quel numero s’era ristretto di un ulteriore 29%, con 6.623 studenti e 557 classi quarantenati (meno 34% rispetto a domenica 13 febbraio). Più cinque operatori scolastici in tutta la Lombardia, nessuno nella provincia di Milano, dove a domenica risultavano in Dad 209 classi e 2.009 tra bambini e ragazzi.

La svolta più evidente riguarda asili ed elementari, dove ora occorrono cinque contagiati per far scattare la Dad (alle elementari solo per i non vaccinati): domenica erano 93 le sezioni di nido o scuola d’infanzia in quarantena in tutta la regione, oltre undici volte meno di due settimane prima, con le vecchie regole; nel Milanese erano 33, quasi metà della settimana precedente (con le nuove regole già in vigore), per un totale di 282 bambini. Alle elementari, le classi in quarantena erano 162 in tutta la Lombardia di cui 80 (con 491 alunni) nella provincia di Milano. Che nello stesso momento registrava 49 classi e 677 ragazzi in Dad alle medie e 47 classi per 559 alunni alle superiori, e in questi casi la Dad scatta al secondo contagiato ma, anche qui, soltanto per i non vaccinati.

Non ha a che fare con l’allentamento delle regole, benché contribuisca anch’esso a far diminuire le quarantene, il calo dei contagiati, in particolare nella fascia della materna (3-5 anni, 1.706 casi in Lombardia la settimana scorsa, in calo del 37% rispetto alla precedente) e del nido (1.096 contagiati in una settimana, meno 33%). Anche alle primarie (3.368 nuovi casi in tutta la Lombardia) in sette giorni c’è un calo 30%, ma va detto che tra i bimbi under 10 il virus ha invertito la rotta da circa un mese, mentre tra i ragazzi più vaccinati delle superiori i contagi sono in calo addirittura dalla riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale, e tra quelli delle medie dalla settimana successiva (17-23 gennaio).

I contagi continuano a diminuire anche tra i ragazzi delle secondarie: nella fascia 11-13 anni la settimana scorsa sono calati del 29% rispetto alla precedente; tra i 14-18 enni del 27%. Osservando l’incidenza, cioè i nuovi casi in sette giorni ogni centomila persone, la più bassa è in effetti quella della fascia 14-18: 411, quasi un undicesimo dei 4.428 per centomila che registrava questa classe anagrafica nell’ultima settimana di vacanze natalizie, e quasi in linea coi 408,2 registrati la scorsa settimana dall’intera popolazione lombarda. Seguono a ruota i bimbi sotto i 3 anni (480), gli 11-13 enni (585) e i 3-5 enni, con 670 nuovi casi ogni centomila contro i 1.069 della settimana precedente. In testa ancora i bimbi delle elementari (tra 6 e 10 anni), vaccinabili ma vaccinati in percentuali ancora lontane da quelle degli over 12: tra loro l’incidenza la settimana scorsa era di 716 contagiati ogni centomila, comunque in calo rispetto ai 1.024 della settimana precedente.

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