
La concessionaria Tesla di piazza Gae Aulenti a Milano è stata pacificamente invasa da ‘Extinction Rebellion’, per protestare contro il magnate delle auto elettriche e le sue posizioni politiche
Milano, 7 marzo 2025 – Questa mattina la concessionaria Tesla di piazza Gae Aulenti a Milano è stata pacificamente invasa da ‘Extinction Rebellion’, per protestare contro il magnate delle auto elettriche e le sue posizioni politiche.
Dopo essere entrate nel negozio, diverse persone si sono incatenate alle auto in esposizione e hanno aperto uno striscione con scritto ‘Ecologia per tutte, non fascismo green’. All’esterno intanto altri si incollavano alle vetrine, cantavano, parlavano con i passanti spiegando le ragioni della protesta e esponevano un secondo striscione ‘Make millionaires pay again’. Una parafrasi ironica del MAGA trumpiano, di cui Musk negli ultimi mesi è diventato una delle voci più influenti.

“L’apparentamento con Musk di molte forze politiche della destra globale, incluse quelle al governo in Italia, equivale di fatto a una svendita della sovranità nazionale a favore di società private che, come è ovvio, hanno come obiettivo il loro personale profitto”, spiega uno degli attivisti di Extinction Rebellion all’esterno dello store.
Una dichiarazione che riecheggia il dibattito aspro avutosi alla Camera ieri, con l’approvazione del ddl Spazio, che viene da più parti criticato per aprire le porte alla gestione delle comunicazioni satellitari nazionali a un soggetto non europeo, la StarLink di Elon Musk, con potenziali ripercussioni sulla sicurezza nazionale.
I manifestanti fanno sapere che “In Europa e negli Stati Uniti, nelle scorse settimane, sono state numerose le proteste di fronte agli store della casa automobilistica. E in Europa le vendite di Tesla sono crollate, in particolare in Francia e Spagna, rispettivamente del 63,4 e addirittura del 75,4%. Sotto accusa anche il divario crescente tra i molto ricchi e il resto della popolazione”. “Un problema scottante anche in Italia – sottolineano – dove la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro - al ritmo di 166 milioni di euro al giorno - raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui. E sono proprio i super ricchi a contribuire in maniera sproporzionata alla crisi ecoclimatica: l`1% più ricco della popolazione mondiale produce più emissioni climalteranti del 66% più povero".
“Siamo preoccupati che chi detiene tanta ricchezza e potere, come Musk, possa far deragliare completamente ogni speranza di una giusta transizione ecologica. Usiamo i nostri corpi per mettere sotto gli occhi di tutti dove porta l’avidità capitalista più sfrenata. Ci serve una transizione decisiva, equa e accessibile a tutti, non tecnologie accentrate nelle mani di pochi ecofascisti che decidono per il mondo intero”, concludono gli attivisti.