"Necessari stipendi più alti e conciliazione tra vita e lavoro"

Il sindacalista Antonio Bagnaschi della Cgil-Funzione pubblica critica la retorica sugli eroi durante la pandemia e chiede misure concrete come stipendi più alti e politiche di conciliazione per affrontare la carenza di infermieri nella sanità, in particolare nell'Asst Melegnano Martesana. La lotta per potenziare la sanità pubblica continua a livello nazionale e locale.

"Necessari stipendi più alti e conciliazione tra vita e lavoro"

"Necessari stipendi più alti e conciliazione tra vita e lavoro"

"Basta con la retorica degli eroi, sbandierata dai tempi del Covid. Per infoltire i ranghi servono misure concrete: stipendi più alti e politiche di conciliazione tra lavoro e vita privata". Ne è convinto Antonio Bagnaschi, della Cgil-Funzione pubblica, che interviene rispetto alla carenza d’infermieri nella sanità in generale e, di riflesso, nell’Asst Melegnano Martesana, l’azienda del Sud-Est Milanese dove, secondo i sindacati, mancano all’appello 150 infermieri (oltre a un centinaio di medici fra psichiatri, ginecologi, pronto soccorso e altre specialità). Attualmente un infermiere di nuova nomina percepisce in media uno stipendio netto di 1.500 euro al mese.

"Pochi, in rapporto al percorso di studi richiesto, alle competenze e al carico di responsabilità. Si tratta di compensi che vanno necessariamente rivisti", è il parere del sindacalista, che auspica anche misure per aumentare la qualità del lavoro e la qualità di vita.

"I nidi aziendali sono solo un esempio". "Segnali in questo senso - prosegue - devono arrivare dalle istituzioni, ma anche dalle singole aziende. Con l’Asst Melegnano Martesana abbiamo firmato un contratto integrativo interessante per il personale di comparto, con benefici anche economici, ma si può fare di più". "Senza un numero adeguato di lavoratori, gli immobili e le strutture realizzate coi fondi del Pnrr rischiano di rimanere delle mere operazioni edilizie. Non possiamo correre il rischio che, un domani, siano i privati a gestire questi servizi".

A livello nazionale così come sui territori, i sindacati proseguono dunque le loro battaglie per un rilancio e un potenziamento della sanità pubblica, a beneficio dei cittadini di ogni età ed estrazione sociale.

A. Z.

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