BAR.CAL.
Cronaca

In battello per andare in ufficio e università: torna il sogno di navigare sul Naviglio

"Missione possibile" per il territorio che ospita i padri del progetto

Le parole chiave sono innovazione e qualità: il segno di un’urbanistica che cambia

Bussero (Milano) - Un Naviglio ancora navigabile? Il sogno è antico e alla portata. "Missione possibile" per il territorio che a pochi giorni di distanza ha ospitato i padri del progetto, Antonello Boatti a Martesana Futura e Roberto Biscardini a Groppello, con la loro “Riaprire i Navigli”, associazione, ma anche movimento culturale, cercano consenso dal basso per centrare l’obiettivo. "Non è nostalgia, ma un piano capace di unire storia e innovazione, fra lotta al traffico e allo smog e la possibilità di ricavare energia dai salti d’acqua", spiega l’architetto dal palco dell’auditorium di Bussero, dove sabato sera si è discusso del futuro dell’area.

Le parole chiave sono innovazione e qualità, "i battelli per andare in ufficio e all’università rientrano nel programma. Sono il segno di un’urbanistica che cambia orizzonte – continua Boatti - dalla spinta incontrollata all’edificazione alla cura per la qualità urbana e per il vivere quotidiano". Chiuse da 60 anni le vie d’acqua "sono un pilastro della mobilità dolce", sottolinea il sindaco Curzio Rusnati che ha organizzato l’evento, Bussero è capofila dei centri della stecca del canale che vorrebbero ospitare una fermata, ci sono anche Cassina de’ Pecchi, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Gessate e Bellinzago. Concetto ribadito anche a Groppello d’Adda in un incontro organizzato dal circolo culturale Rudun, attivissimo cenacolo e promotore di eventi, nato all’ombra del celebre Mulino. Fra gli ospiti del gruppo presieduto da Mario Motta Biscardini, lo storico Edo Bricchetti, Cristian Bonomi, direttore scientifico dell’Ecomuseo Adda di Leonardo. L’occasione, una nuova presentazione del volume di Biscardini e Bricchetti “Le conche”. La riapertura? "Tematica tecnica e obiettivo politico e culturale - così i promotori - noi continuiamo a lavorare in questa direzione".

Le conche il terreno della scommessa. Cassano d’Adda, o meglio, proprio Groppello, promossa su carta a rampa di lancio "di un nuovo movimento di popolo, culturale e fatto di memoria, che è necessario a smuovere le acque. Ho registrato - sottolinea Biscardini - un entusiasmo enorme, una memoria ancora viva di quello che è stata la Martesana in passato, dei mestieri e della vita legati all’acqua. Ci siamo lasciati con dei progetti e un impegno. E ho raccolto importante condivisione anche da parte dell’amministrazione. Mi piacerebbe ripartire da qui". Indispensabile l’azione della gente. "Il Consorzio Villoresi, gestore del canale, ha un ruolo tecnico fondamentale ma opera oggi a principale tutela delle esigenze irrigue. La navigabilità richiede altra azione. Deve, può diventare un obiettivo comune".