Muscoli, tecnica e passione “Braccio di ferro” non ha età. E si allena anche al Parco Trotter

L’arm wrestling si fa largo a Milano tra box, taverne e aree verdi. "Ma ora cerchiamo una casa". Nel team Bulldog un centinaio di iscritti. Il campione Dessena: "La preparazione atletica è cruciale".

Muscoli, tecnica e passione “Braccio di ferro“ non ha età. E si allena anche al Parco Trotter

Muscoli, tecnica e passione “Braccio di ferro“ non ha età. E si allena anche al Parco Trotter

L’atleta più giovane ha 14 anni mentre il più "esperto" ne ha 56. "L’età? Nel nostro sport non è un problema. Si può iniziare anche tardi, perché, sebbene diminuiscano i riflessi, la forza delle braccia, con un allenamento specifico, si conserva anche se si sono superati gli “anta“" assicura Marco Dessena, 38 anni e presidente e fondatore del “Team Bulldog“, squadra milanese di arm wrestling, tra le più importanti in Italia pur essendo nata solo nel 2018.

La loro disciplina è nota come "braccio di ferro" che è a tutti gli effetti uno sport, con gare, un regolamento e una federazione (Sbfi). Gli iscritti al team meneghino son un centinaio "anche se ad allenarci con regolarità siamo una sessantina, fra esordenti e senior. Prima avevamo anche 3/4 ragazze nel gruppo che però hanno dovuto smettere per motivi personali. La nostra prima sede è stata una palestra che ha chiuso, adesso ci arrangiamo, dividendoci fra i nostri box, taverne e aree verdi di Milano e dell’hinterland", spiega il presidente che di lavoro fa il tecnico riparatore.

Dessena ha scoperto la disciplina nel 2015 "partecipando per curiosità a una gara di braccio di ferro amatoriale in Sardegna. Facevo già body building ma il braccio di ferro l’avevo fatto solo a scuola; riuscì comunque ad arrivare primo al torneo. Si venne a complimentare Franco Capra, campione mondiale della disciplina, che mi disse che ero geneticamente portato".

Da allora per Dessena una carriera da agonista con diversi piazzamenti di peso nel campionato italiano. "Ma a me piace soprattutto allenare" confessa il numero uno del Team Bulldog. Al sabato mattina gli “over the top“ meneghini (come i ventenni Mattia, Dario e Giuseppe, Michele 36 anni, e Omar e Davide, sopra i 40) si danno l’appuntamento al Parco Trotter, "dove facciamo sparring al tavolo per circa tre ore" spiega Dessena. Serve un tavolo regolamentare per fare braccio di ferro sportivo.

"Alla partenza i gomiti devono poggiare su uno speciale cuscinetto, da cui non dovranno mai alzarsi, le spalle devono essere parallele alla linea del tavolo, e l’altra mano su un piolo. Dopo il “Ready, go!“ dell’arbitro, i contendenti devono cercare di abbassare la mano dell’avversario al di sotto di un livello prestabilito. Le tecniche principali sono due: la “top roll“ con cui si tenta di “aprire“ la presa dell’avversario facendo pressione sulle sue dita col lato esterno della mano mentre con il gancio (hook) l’azione si sposta sul polso e il bicipite. Talvolta la vittoria si ottiene dopo pochi secondi, in altri casi questo sforzo estenuante, visto che coinvolge tutti i gruppi muscolari, dura fino a 3 minuti. Fondamentale è la preparazione atletica, che facciamo due volte a settimana per due ore, usando pesi e speciali attrezzi, come maniglie o ercoline".

L’arm wrestling è una disciplina praticata da parecchi anni con successo negli Stati Uniti, come in Russia e nei Paesi dell’Ex Unione Sovietica. "In Italia il movimento è più giovane ma, negli ultimi cinque anni, grazie ai social, si sta ingrandendo. Certo non girano tanti soldi, si pratica per passione. Sarebbe bello se si facesse avanti uno sponsor così da affittare uno spazio tutto per noi per allenarci" conclude il presidente del Team Bulldog.

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