Milano, un murale per Giulia Cecchettin a due passi dal Duomo: “Volevo solo scomparire in un abbraccio”

Si tratta di un’opera dell’artista Fabio Ingrassia comparsa negli scorsi giorni in via Santa Radegonda. Sulla borsa della 21enne una citazione da un brano di Calcutta

Un vestito rosso, un basco nero in testa, ma soprattutto un grande sorriso in volto. È così che l’artista siciliano Fabio Ingrassia ha voluto ricordare in un murale Giulia Cecchettin, la ragazza veneta vittima dell’ex fidanzato Filippo Turetta.

L’opera è comparsa negli scorsi giorni in pieno centro a Milano, in via Santa Radegonda, letteralmente a due passi dal Duomo. Lì, sul muro del porticato che fino a pochi mesi fa nascondeva e proteggeva lo storico cinema Odeon, l’artista palermitano ha deciso di ricordare la 106esima vittima di femminicidi del 2023.

Il murale per Giulia Cecchettin apparso in via Santa Radegonda a Milano
Il murale per Giulia Cecchettin apparso in via Santa Radegonda a Milano

Giulia è raffigurata in un giubbotto rosso, il colore simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, con un cappellino nero in testa. Si stringe le braccia intorno al corpo, un gesto che si spiega con la scritta bianca presente sulla borsetta, anch’essa rossa: “Volevo solo scomparire in un abbraccio”. La frase è una citazione dalla canzone “Cosa mi manchi a fare” di Calcutta. Nel pezzo del cantante indie di Latina viene raccontata la fine di una storia e di come superare il dolore dovuto alla rottura. Ingrassia ha pubblicato sulle sue pagine social il making off dell’opera accompagnandolo con due frasi. La prima “Dovrò soltanto reimparare a camminare”, mentre sotto il secondo post ha scritto: “Guariremo forse un giorno dall’essere… esseri umani❤️‍”.