Milano, ausiliari della sosta: metà delle multe da annullare

Forza Italia: 350mila sanzioni illecite su 730mila, pronta una proposta di legge

Ausiliari della sosta in una foto d'archivio Sdf

Ausiliari della sosta in una foto d'archivio Sdf

Milano, 28 ottobre  2018 - Le multe rifilate dagli ausiliari del traffico agli automobilisti milanesi (e non solo) finiscono nel mirino di Forza Italia. Secondo il capogruppo azzurro in Comune Fabrizio De Pasquale, «nel 2017, sulle 730 mila contravvenzioni fatte dagli ausiliari del traffico, oltre 350 mila multe si riferivano a infrazioni estranee al parcheggio sulle strisce blu, dunque sono illegittime. In pratica la metà delle contravvenzioni». Sì, perché il forzista sostiene che gli ausiliari della sosta, che a Milano sono dipendenti dell’Atm, dovrebbero sanzionare solo ed esclusivamente la sosta nei parcheggi a pagamento ol’impedimento ad accedere a quel tipo di parcheggi, non altri tipi di infrazioni, secondo quanto indicato da alcune sentenze negli ultimi anni.

Una tesi sostenuta anche dal parlamentare di FI Simone Baldelli, che ha presentato una proposta di legge in cui chiede di indicare con maggior precisione i confini entro cui possono multare gli ausiliari della sosta: «Gli ausiliari non sono vigili urbani. Eppure in Italia solo 300 Comuni su 8 mila indicano chiaramente quali e quante multe sono state comminate dai vigili urbani e dagli ausiliari. Con la mia proposta di legge i ricorsi contro i comportamenti illegittimi degli ausiliari sarebbero vinti in automatico dagli automobilisti».

La proposta normativa è stata presentata ieri mattina a Palazzo Marino alla presenza della capogruppo azzurra alla Camera e consigliera comunale milanese Mariastella Gelmini, che sottolinea: «Vogliamo che gli ausiliari del traffico svolgano il ruolo loro attribuito, non sono vigili urbani, e non devono dare multe fuori dalle loro zone di pertinenza. La nostra proposta va in questa direzione e la presentiamo a Milano, che è la capitale delle multe, anche attraverso l’installazione di autovelox in luoghi non necessari, e cerca di fare cassa, aumentando poi però il biglietto del tram». I numeri del caso Milano sono elencati dal capogruppo di FI in Regione e consigliere in Comune Gianluca Comazzi: «Nel bilancio preventivo 2018 di Palazzo Marino sono previsti incassi da multe pari a 300 milioni di euro, in pratica 800 mila euro di sanzioni ogni giorno. Incassi a cui contribuiscono anche i nuovi autovelox attivati tra novembre e dicembre».

Sul fronte delle «multe selvagge» FI si prepara a dare battaglia in Consiglio comunale. In aula si discuterà il nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) e 220 dei 250 emendamenti presentati dall’opposizione al Piano sono firmati proprio dai consiglieri azzurri. Il consigliere forzista, neovicecoordinatore lombardo del partito Pietro Tatarella anticipa che tra le modifiche del Pums c’è anche «la proposta di spegnere di notte le telecamere delle Zone a traffico limitato.Molti automobilisti non sanno che restano accese e prendono multe con cui il Comune fa cassa». massimiliano.mingoia@ilgiorno.ne

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