REDAZIONE MILANO

«Abuso di posizione dominante» La Sea multata per 3,365 milioni

La sanzione decisa dall’Antitrust. La replica: tutto corretto, ricorreremo al Tar di Giambattista Anastasio

Un operatore della Sea a Linate. La società gestisce i servizi dello scalo milanese e di quello di Malpensa

Milano, 3 aprile 2015 - «Abuso di posizione dominante»: questa l’accusa per la quale l’Antitrust ha inflitto una multa da 3,365 milioni di euro a Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. Una sanzione alla quale la Spa ha già fatto sapere di volersi opporre presentando ricorso al Tar. Dopo il contenzioso con la Commissione Europea, dunque, un’altra guerra legale sconquassa i cieli sopra le torri di controllo degli scali milanesi.

Nella nota diramata dall’Antitrust si spiega che multa è riferita alla «procedura di vendita da parte della “Società Acqua Pia Antica Marcia” della partecipazione del 98,3% detenuta nelle società Ata Ali Trasporti Aerei e Ata Ali Servizi». Sea, in qualità di gestore unico di Linate e sub-concedente ad Ata, avrebbe «vanificato gli esiti della gara, impedendo l’ingresso di Cedicor nel mercato della gestione delle infrastrutture e nell’offerta dei servizi di handling», ovvero i servizi di smistamento dei bagagli. Per questo, secondo l’Autorità che tutela la libera concorrenza, si profila «un abuso molto grave» che ha finito con l’«alterare irrimediabilmente la concorrenza per il mercato della gestione delle infrastrutture aeroportuali», impedendo «l’ingresso a un concorrente efficiente e in grado di offrire un servizio qualitativamente migliore». La replica di Sea non si fa attendere, già a poche ore dalla presa di posizione dell’Antitrust, la società aerportuale fa sapere di voler impugnare la sanzione al Tribunale amministrativo regionale: «Sea – spiega la contro-nota – è convinta dell’infondatezza del provvedimento e sicura della legittimità del proprio operato. Si ritiene di avere agito nel pieno rispetto della normativa antitrust in ogni fase della gara tenutasi per l’aggiudicazione di Ata, gestore dell’aviazione generale a Linate». Di qui la decisione di andare alla guerra legale: «Chiederemo l’annullamento del provvedimento anche al fine di evitare i danni che ne possano derivare».

La stessa società era stata al centro di un lungo contenzioso, stavolta con la Commissione Europea, di nuovo per il servizio dell’handling. Bruxelles aveva contestato come «aiuti di Stato» i 360 milioni di euro immessi dalla casa madre Sea nella controllata Sea Handling dal 2002 al 2010. La controversia si è chiusa, per ora, con la cessazione di Sea Handling e la creazione di una società erede: Airport Handling. giambattista.anastasio@ilgiorno.net