VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Cronaca

Multato per le briciole di cracker ai piccioni, sanzione da 167 euro: “Farò ricorso”

Stefano R. era con la madre in piazza del Comune: “Non sapevo neppure che esistesse questa regola assurda”. Il sindaco: “Lo avevamo avvertito”

La multa comminata al cittadino di Garbagnate

La multa comminata al cittadino di Garbagnate

Centosessantasette euro per qualche briciola di cracker. È costato caro un momento di pausa prima di cena a un cittadino di Garbagnate, che nel tardo pomeriggio di mercoledì è stato multato dalla polizia locale per aver dato briciole del suo snack ai piccioni che si erano radunati ai piedi della panchina dov’era seduto. "Ero con mia madre nella piazza del Comune – racconta Stefano R. –, a un certo punto lei ha tirato fuori il sacchetto del pane per darne qualche pezzo ai piccioni. Da una finestra il sindaco l’ha ripresa e lei lo ha messo via. Io ho finito di bere la mia bibita e mangiare i cracker e prima di andarmene ho dato ai piccioni qualche briciola".

Stefano R., multato per aver dato le briciole ai piccioni
Stefano R., multato per aver dato le briciole ai piccioni

Un gesto apparentemente innocuo, che ha fatto chiunque almeno una volta nella vita, senza per forza vivere a Venezia. Ma che a Garbagnate va contro il Regolamento di Polizia urbana, articolo 11 comma 1 d. Risultato: "Il sindaco mi ha ripreso dalla finestra – prosegue Stefano – e dopo pochissimi minuti sono arrivati i vigili". Che non hanno sentito ragioni: sanzione da 167 euro per aver "somministrato alimenti ad uccelli selvatici, in particolare piccioni".

Stefano R. è arrabbiato, non stupito: "Siamo abituati a regolamenti e multe assurdi. Ma 167 euro mi sembrano davvero tanti, gli agenti non hanno nemmeno provato a ’avvisarmi’ prima di multarmi, mi sembrava che non potessero proprio andare via senza darmi la sanzione. Peraltro non pensavo che esistesse questa regola, quante volte vediamo mamme con i bambini fare la stessa cosa o persone che mangiano il gelato sedute sulla panchina e poi qualche pezzo di cialda la danno ai piccioni? Capisco che possano dare fastidio, ma che dire allora dello stato delle strade, dei portoni, dei paletti, pieni delle deiezioni dei cani? Penso che farò ricorso contro questa multa".

D’altra parte ignorantia legis non excusat, la legge non ammette ignoranza. E la ricostruzione fatta dal Comune, che sostanzialmente conferma i fatti, aggiunge però un dettaglio importante: il sindaco Daniele Davide Barletta, dopo aver invitato l’anziana donna a desistere, spiegando che dare cibo ai piccioni era vietato, avrebbe provato a spiegare la stessa cosa al figlio, sempre dalla finestra del municipio. Per tutta risposta l’uomo avrebbe gettato il cibo ai piccioni con fare di sfida. A quel punto, dopo due tentativi di “avvertimento orale“, il primo cittadino si sarebbe visto costretto a chiamare la polizia locale.

Quello di Garbagnate non è comunque un caso isolato di tolleranza zero: qualche mese fa ha fatto scalpore a Lecce la multa da 166,7 euro affibbiata al genitore di un bimbo di 4 anni. La cui colpa era stata proprio quella di rincorrere i piccioni per dare loro qualche briciola.