Mucche affidate al sindaco Ora la mandria va all’asta

L’anno scorso il sequestro del bestiame malnutrito e in pessima salute. Nessuna trattativa privata con gli allevatori del territorio è andata a buon fine

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di Stefano Dati

Nessuno vuole il bestiame assegnato in custodia al sindaco Roberto Maviglia dal Tribunale di Milano. Fallite le trattative private per trovare un allevatore disponibile, via libera all’asta pubblica per la vendita dei 38 bovini, sequestrati al precedente proprietario perché trascurati e malnutriti come documentato dai Nas lo scorso anno.

All’atto del sequestro la Procura non ha potuto procedere all’immediata vendita, viste le condizioni precarie dei bovini, da lì la decisione di affidare al sindaco la custodia degli animali in attesa che si rimettessero in forze. Gli allevatori interessati avranno tempo fino al 12 novembre per presentare le loro offerte, prezzo base 370 euro per singolo capo. L’affidamento del bestiame non è di certo a costo zero per le casse comunali, ammontano infatti a circa 30 mila euro i denari sborsati dall’Amministrazione per badare alla salute del bestiame posto sotto sequestro.

La vicenda, nota in città, risale a dieci anni fa quando fu ordinata la chiusura di quell’allevamento: ordinanza inascoltata.

In seguito a continue segnalazioni, lo scorso anno i carabinieri del Nas e personale dell’Ats hanno effettuato dei sopralluoghi rinvenendo gravi criticità in quell’azienda agricola della frazione di Groppello dove i poveri animali erano costretti a vivere in locali sporchi di letame e ristagnanti, senza considerare le attrezzature arrugginite.

A quel punto è scattata la denuncia, con Procura che ha ordinato il sequestro della mandria. Il bestiame era governato dal titolare dell’azienda agricola, un 68enne con problemi economici e di salute, seguito dai servizi sociali. Tuttavia i bovini non hanno cambiato stalla, sono ancora oggi in quel cascinale gestito sempre dallo stesso proprietario sotto il controllo, però, di un veterinario e un allevatore incaricati dal sindaco.

Sempre l’anno scorso, un’analoga situazione nel comune di Casaina De’ Pecchi dove settanta bovini furono posti sotto sequestro ed affidati al sindaco ma per on diverse motivazioni, legate a questioni giudiziarie su un’eredità contesa. In quella circostanza l’attesa di una nuova stalla era durata solo pochi mesi: la mandria venne infatti velocemente trasferita in un’azienda agricola del lodigiano e affidata a nuovo allevatore.

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