Mozione sulla guerra a Gaza. Il Consiglio si divide e non vota. Altra fumata nera in Comune

L’odg presentato dal dem Nahum non ha raccolto un ampio consenso .

Mozione sulla guerra a Gaza. Il Consiglio si divide e non vota. Altra fumata nera in Comune

Mozione sulla guerra a Gaza. Il Consiglio si divide e non vota. Altra fumata nera in Comune

Non sono bastate due settimane e quattro sedute del Consiglio comunale per far sì che Milano riuscisse ad approvare un ordine del giorno sulla guerra israelo-palestinese, dopo quello che ha permesso di mettere le bandiere di Israele e della Pace davanti a Palazzo Marino. Il documento presentato dal consigliere del Pd ed esponente della comunità ebraica milanese Daniele Nahum (nella foto) ieri pomeriggio è stato discusso e modificato dal Consiglio comunale ma, visto che le posizioni tra i vari gruppi e persino all’interno della maggioranza di centrosinistra restavano distinte e distanti, il capogruppo del Pd Filippo Barberis ha optato per una decisione tattica: rinviare il voto del documento alla seduta di lunedì. La richiesta di rinvio non è stata approvata dall’aula, ma intanto non c’era più il numero legale in Consiglio. Tutti a casa.

Risultato finale: un’altra fumata nera e nessun via libera all’odg intitolato "Appello per permettere alla Croce Rossa internazionale di visitare gli ostaggi israeliani rapiti e per la loro liberazione, per condannare gli episodi di antisemitismo, per richiedere una immediata tregua umanitaria". L’odg aveva l’obiettivo di impegnare il sindaco Giuseppe Sala – assente per tutta la discussione – e la Giunta su quattro punti. Il primo: "A farsi portavoce presso le istituzioni internazionali, per la liberazione di tutti gli ostaggi rapiti da Hamas e di permettere alla Croce Rossa Internazionale di poterli visitare per accertarsi delle loro condizioni di salute". Il secondo: "A ribadire che lo sforzo della Comunità internazionale, dell’Unione Europea e del nostro governo, deve essere quello di prodigarsi affinché si arrivi ad un componimento del conflitto israelo-palestinese, precisamente nella soluzione di due Stati per due popoli". Il terzo: "A esprimere ferma condanna verso gli episodi di antisemitismo che si sono verificati durante le manifestazioni cittadine anche attraverso l’interlocuzione con i referenti delle comunità islamiche per contrastare l’antisemitismo"". Il quarto: "Ad attivarsi affinché vengano utilizzati tutti gli strumenti per far cessare le morti tra la popolazione civile, a partire dalla richiesta di tregua umanitaria".

La sintesi trovata nell’odg non ha soddisfatto né il centrosinistra né il centrodestra. Da qui il rinvio del voto. Molto critico il verde Carlo Monguzzi: "Dove sono nel documento i morti civili di Gaza? Non basta chiedere una tregua umanitaria, è necessario il cessate il fuoco e la pace". Proteste del centrodestra, invece, sulla bocciatura di un emendamento all’odg che chiedeva di esporre uno striscione con la richiesta di liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas. M.Min.