Movida selvaggia, i residenti di via Lecco fanno causa al Comune

Il Comitato del Lazzaretto: troppo rumore e degrado, avanti con un procedimento civile in Tribunale. Vogliamo il risarcimento dei danni

Via Lecco il venerdì sera

Via Lecco il venerdì sera

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Milano - L’avevano annunciata nell’ottobre del 2021 e ora sono pronti a presentarla. I residenti del Comitato del Lazzaretto presenteranno una causa civile per risarcimento danni in Tribunale contro la movida selvaggia che ormai da anni “occupa’’ via Lecco, via Lazzaro Palazzi, via Tadino e largo Bellintani nei weekend ma non solo.

I gestori dei locali e il popolo della notte che frequenta la zona hanno ribattezzato 'Rainbow District’' il quadrilatero di strade di cui parliamo, perché l’area poco distante da Porta Venezia è diventata uno dei punti di riferimento della comunità Lgbtq milanese. Gli abitanti del quartiere, però, non ci stanno a continuare a subire degrado, schiamazzi, danni alle auto, minacce, furti, rapine. E così hanno deciso di adire le vie legali. Nel profilo Facebook del Comitato del Lazzaretto, infatti, è comparso un post dal titolo inequivocabile: 'Movida nel quartiere del Lazzaretto – Causa civile'. I residenti anti-movida selvaggia spiegano: "Da oggi siamo operativi. Attraverso una causa civile chiediamo ai responsabili il risarcimento di tutti i danni subiti dai cittadini nel corso degli anni e l‘applicazione di rimedi definitivi affinché questi danni non si perpetuino. Le nostre richieste sono supportate da corposa documentazione comprensiva tra l’altro di foto, filmati, esposti, denunce depositate in Procura, interviste, articoli di giornale, perizie Arpa e di un Ctu nominato dal Tribunale civile di Milano nonché di una recentissima perizia fonometrica da noi commissionata e che copre il quartiere". 

La causa civile vuole dimostrare che il rumore nelle vie del Rainbow District raggiunge livelli fuori controllo e fuorilegge nelle lunghe serata e nottate in cui il popolo della notte occupa le strada del quadrilatero, via Lecco in primis. Nel mirino del Comitato del Lazzaretto finisce il Comune ma anche i gestori dei locali, responsabili – a parere dei residenti – della situazione di fracasso, degrado e insicurezza che regna nella zona. L’ultima testimonianza postata sul profilo social degli abitanti è un filmato che mostra via Lecco completamente occupata da giovani e meno giovani sabato sera a mezzanotte. L’atmosfera è quella del rave party. Impossibile per le auto dei residenti transitare a quell’ora in via Lecco. Situazione ingestibile. Da qui la causa civile, simile a quella presentata dai residenti del quartiere San Salvario a Torino. In quel caso i giudici hanno condannato il Comune piemontese. I residenti di via Lecco e strade limitrofe sperano che la sentenza della causa civile milanese abbia lo stesso esito.

Gli aderenti al Comitato del Lazzaretto, intanto, chiedono il sostegno di tutti gli abitanti del quartiere stufi della malamovida: «Potete decidere di aderire alla causa a un costo forfettario oppure dare un libero contributo per supportare l’azione legale senza partecipare direttamente. Stime e dettagli sono contenuti in una mail che spediremo a richiesta. Il nostro indirizzo e-mail è il seguente: comitatolazzaretto@gmail.com». Il dado è tratto. «L’alternativa è confidare nell’azione di politica e istituzioni e quindi soccombere – conclude il post del Comitato –. Evidentemente chi è causa del problema non è soggetto qualificato a proporre soluzioni, lo sanno loro, lo sappiamo noi. Le prese in giro sono finite».

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