
Claudio Fina, ex candidato sindaco di Pioltello in corsa con Forza Italia per il centrodestra, ebbe contatti con un clan in campagna elettorale
"Motivi personali legati al lavoro", Claudio Fina si dimette dal Consiglio a due mesi dal patteggiamento per coercizione elettorale con l’aggravante del metodo mafioso. L’ex candidato sindaco di Pioltello in corsa con Forza Italia per il centrodestra che ebbe contatti con il clan in campagna elettorale, era consigliere di opposizione dal 2021. Ma non più da ieri, quando con una lettera di poche righe ha messo fine alla propria esperienza politica in città. La maggioranza gli aveva chiesto un passo indietro da tempo, "una presenza inopportuna", disse in aula, ma lui annunciò la scelta "di continuare a lavorare a testa alta per la città". Era marzo 2023, la prima volta che tornava nel parlamentino dopo gli arresti di "Caino", l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano che a fine 2022 azzerò i vertici della "locale di Pioltello", il clan Maiolo-Manno, e che aveva fatto emergere un interesse delle cosche per le elezioni amministrative vinte poi da Ivonne Cosciotti. I boss avevano puntato sui conservatori e un pranzo fra Cosimo Maiolo (già condannato a 11 anni e 4 mesi nella maxi-operazione Infinito) e Fina venne intercettato dagli investigatori della Mobile. Il processo si è chiuso a novembre. Per Fina un anno di carcere e 300 euro di multa: pena sospesa. Più le spese processuali: 1.700 euro al Comune (da versare con Marcello Menni, ex presidente del Consiglio che ha seguito lo stesso iter giudiziario) e altri 1.700 all’associazione WikiMafia, parti civili nel procedimento. Dopo la definizione della causa a chiederne le dimissioni era stato lo stesso sodalizio: "È vero che Fina non è riuscito a diventare primo cittadino, ma è entrato in Consiglio, dove siede tuttora e ha accesso agli atti. Due sentenze certificano la presenza attiva delle famiglie a Pioltello", spiegò Marco Griguolo, avvocato di Wikimafia. A meno di 60 giorni da quell’invito, il consigliere lascia. Ma non per i legami che gli sono stati attribuiti.Bar.Cal.