Cologno, Giuseppe Longobardi morto: un "buco" di 24 ore

L’ultima immagine dell’uomo dalle telecamere domenica, lunedì nessuna traccia. Ha vagato per 15 chilometri

Giuseppe Longobardi: si attende l’esito dell’autopsia per capire quando è morto

Giuseppe Longobardi: si attende l’esito dell’autopsia per capire quando è morto

Cologno Monzese (Milano) - Si aspetta l’esito dell’autopsia, che è stata già disposta, per capire quando è morto Giuseppe Longobardi, il 72enne di Cologno ritrovato martedì a 48 ore dalla sua scomparsa in un canale prosciugato a Rodano. I carabinieri avevano subito acquisito le immagini delle telecamere, dall’ospedale San Raffaele, da dove era stato dimesso, alle varie città della Martesana. Il percorso esatto, fatto a piedi dall’anziano, è ancora da ricostruire con esattezza, ma emerge un "buco" di 24 ore: lunedì non ci sarebbero tracce di Giuseppe. L’ipotesi è che sia morto già domenica: infatti, l’ultima volta viene immortalato alle 18 di domenica nella zona dell’hotel Miami di Pioltello. Dall’autopsia si dovrà chiarire anche il motivo del decesso. Il colognese era malato di diabete ed era sottoposto a una terapia serrata che prevedeva cicli di farmaci e insulina a cadenza regolare tra mattina, orario di pranzo, sera e, ancora, prima di andare a letto. Con sé, però, Giuseppe non aveva nulla: né i farmaci salvavita né i documenti e il cellulare che erano rimasti a casa.

Dal San Raffaele era uscito in pigiama, così come era entrato sabato sera dopo le 23 a seguito di un picco glicemico e di qualche linea di febbre, che poi dalle analisi si era rivelato uno dei sintomi del Covid. Per tutta la notte e la mattina è rimasto sotto osservazione tra terapie somministrate, esami del sangue e saturazione controllata. Nuovo monitoraggio domenica mattina e iniezioni alle 13.04 fino alle dimissioni alle 13.37 con l’indicazione di proseguire la terapia in atto. Giuseppe esce dalla porta allarmata, resta in ospedale fino alle 14, forse ad aspettare il figlio, e poi va via da via Olgettina, come si vede dalle telecamere di sorveglianza. I familiari, che già erano andati a chiedere informazioni alle 11, tornano verso le 14, non avendo ricevuto telefonate dal nosocomio. A quel punto iniziano a cercarlo nei dintorni, lo aspettano anche a casa e, dopo un paio d’ore, presentano denuncia di scomparsa ai carabinieri di Cologno che iniziano subito le indagini. Da una prima ricostruzione il 72enne avrebbe percorso a piedi quasi 15 chilometri, sotto il sole, senza farmaci, senza mangiare né bere. Forse è andato a zig zag, passando per i campi. Sono state individuate le linee autobus 923 e 925 per capire se possa aver anche usato un mezzo pubblico per spostarsi, forse nel tentativo di tornare a casa. "Pensiamo che fosse in stato di confusione per l’iperglicemia, le mancate insuline, il caldo e la stanchezza - commenta il figlio Gianluca -. Non si è mai allontanato, avvisava sempre ed era molto scrupoloso e metodico".

 

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