REDAZIONE MILANO

Morì in piscina dopo il tuffo: fu una fatalità

Non ci sono misteri nella fine del 28enne Marco Scarcella

Marco Scarcella, 28 anni

Una tragica fatalità. Non si sono misteri nella fine di Marco Scarcella, il 28enne morto un anno fa per un tuffo sfortunato in una piscina che in quel momento era chiusa. Nulla è emerso, dalle indagini che abbia fatto pensare a qualcosa di diverso. La Procura ha chiesto perciò l’archiviazione dell’inchiesta sul caso del giovane trovato morto con una ferita alla testa la notte tra il 18 e il 19 luglio dell’anno scorso, nell’impianto comunale Sant’Abbondio al Gratosoglio.

Come era già emerso subito dopo i fatti, la ferita riscontrata sul capo el ragazzo era compatibile con un colpo contro il fondo della vasca oppure contro il perimetro della stessa, causato probabilmente da un truffo acrobatico finito in tragedia. Una ricostruzione che era stata fornita agli inquirenti anche dall’amica 23enne che era con lui quella notte e che compariva insieme al giovane nelle ultime immagini pubblicate su Instagram: prima sui Navigli, in Darsena, subito dopo nella piscina dove è stato poi ritrovato senza vita.

Nell’indagine, coordinata dal pm Giovanni Polizzi e condotta dalla polizia, era emerso che i due giovani avevano scavalcato la recinzione alta tre metri dell’impianto per fare il bagno. Poi il tuffo acrobatico finito male. A dare l’allarme verso le 3.20 di quella notte e ad avvisare il 112 era stata la ragazza. Non era la prima volta che in estate ragazzi e compagnie di amici entravano in quell’impianto, nonostante fosse chiuso, scavalcando i cancelli per un bagno al chiaro di luna. Secondo i residenti della zona, che già altre volte avevano segnalato urla e schiamazzi all’interno dell’impianto durante la notte, bravate simili accadrebbero dagli anni 80.

Oltre alle forze dell’ordine, quella sera, intervennero i soccorsi. Furono i sommozzatori dei vigili del fuoco a recuperare il corpo del 28enne, che indossava solo gli slip. Il personale del 118 non poté fare altro che constatare il decesso. Un giovane amico di Marco raccontò di averlo sentito la sera prima e di aver saputo da lui che sarebbe uscito da solo con la sua ragazza.