NICOLA PALMA
Cronaca

Il re della coca scovato in Uruguay, 23 anni di fuga fra ville e affari / FOTO e VIDEO

Milano, preso il boss Rocco Morabito sparito nel ’94. Sconterà 30 anni

La villa di lusso dove viveva nel quartiere Beverly Hills

Milano, 5 settembre 2017 - Ha cambiato continente. Non stile di vita. A Milano se la spassava nei locali più lussuosi del centro. In Uruguay era andato a vivere in una villa con piscina al quartiere Beverly Hills, fotocopia dell’omonima cittadina della Contea di Los Angeles scelta come dimora extralusso dalle star di Hollywood. Una latitanza dorata, come si dice in questi casi, ammantata da una nuova vita da imprenditore dell’import-export attivo nella coltivazione intensiva di soia.

E invece dietro il falso nome di «Francisco Antonio Capeletto Souza» si celava in realtà Rocco Morabito, in cima alla lista degli uomini più ricercati d’Italia. La sua fuga, durata quasi un quarto di secolo, è finita sabato, quando la polizia di Montevideo l’ha bloccato in un hotel di Punta del Este, rinomatissima località turistica del Sudamerica: ricercato da 23 anni, ne deve scontare 30. Si era inabissato nel 1994, inseguito da un mandato di cattura per traffico internazionale di stupefacenti emesso dal Tribunale di Milano. È il frutto dell’operazione «Fortaleza» su uno smercio di chili e chili di cocaina dal Brasile: dopo averlo fotografato in piazza San Babila con valigie piene di soldi, gli uomini della Squadra mobile, allora coordinati dal pm Laura Barbaini, lo cercano ovunque tra la Lombardia e la Calabria, ma lui è già diventato un inafferrabile fantasma. Nato nella reggina Africo Nuovo il 13 ottobre 1966 (e non il 14 ottobre 1967 come risultava sulla carta d’identità uruguagia), figlio di Domenico Morabito e Carmela Modaffari (nonché parente del super boss Peppe «Tiradrittu»), Rocco si trasferisce sotto la Madonnina nel 1991 portandosi dietro il soprannome di «’U Tamunga», probabilmente legato al fuoristrada militare tedesco Dkw Munga (una sorta di carro armato pressoché indistruttibile) con cui sembra andasse in giro per la costa jonica.

Il 25enne è salito su al Nord con un compito ben preciso: creare contatti, rinsaldare alleanze e preparare il terreno per la movimentazione di ingentissimi quantitativi di "neve" sulla piazza meneghina (anche oltre la mezza tonnellata in un’occasione). Frequenta gli indirizzi più conosciuti della movida: dal Biffi di piazzale Baracca ai night di piazza Diaz, fino alla Galleria Vittorio Emanuele. Vive in un villetta a schiera di Casarile, anche se il suo ultimo domicilio conosciuto sta in via Bordighera a Milano, una traversa di viale Giovanni da Cermenate nell’estrema periferia sud della città. Il fiato sul collo della polizia lo costringe a espatriare: per lungo tempo, gli inquirenti pensano si trovi in Brasile, lì dove viene avvistata la storica compagna angolana Paula Maria De Olivera Correia (oggi 54enne, pure lei fermata sabato). E invece Morabito si è stabilito in Uruguay: «già dal 2002», come si è affrettato a precisare il suo avvocato Alejandro Balbi. Di più, sempre parole del legale: «Dal 1994, il mio cliente ha una vita normale e non ha nulla a che fare con attività delittuose o organizzazioni criminale». Forse un modo per provare a evitare l’estradizione. Che, invece, dovrebbe diventare realtà nel giro di pochi giorni.